lunedì 23 settembre 2024


06/12/2011 10:57:51 - Manduria - Politica

L’intervento di Manduria Migliore sulle necessità di infrastrutture della nostra zona

 
Manduria Migliore vorrebbe oggi porre l'attenzione sul Piano Nazionale per il Sud, un documento programmatico siglato il 3 novembre dall'ex Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e dai Presidenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, del Molise, Sicilia, Sardegna e Puglia.
“Creare nel Mezzogiorno un ambiente favorevole e pre-condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo”, questo è uno degli obiettivi principali dell'accordo che ci sentiamo di condividere pienamente almeno nelle intenzioni.
Proseguendo nella lettura dell’interessante documento scopriamo che bisognerebbe: “fare progredire l’unificazione e promuovere lo sviluppo del mercato interno del Sud attraverso la realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto, soprattutto ferroviario”, e a tal proposito ci chiediamo se sia in quest'ottica il riordino delle tratte ferroviarie che ha fortemente “ridimensionato” gli scali della provincia di Taranto, con la soppressione ad esempio della tratta Roma – Taranto.
Ci chiediamo altresì se “lo sviluppo del mercato interno attraverso la realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto” si possa tradurre, relativamente alla tristemente nota Bradanico – Salentina, in un clamoroso “mancano i soldi”. Ed infatti:
- il completamento del I lotto II stralcio è privo di copertura finanziaria;
- il II lotto (da San Pancrazio a Lecce) oltre a non essere inserito nel piano investimenti, non è interessato da alcuna attività di progettazione.
Questo quando naturalmente per il progetto della pressoché inutile Regionale 8, di cui ci siamo già occupati in passato, si prevede uno stanziamento “iniziale” di 80 milioni di euro!
Altra priorità prevista dal Piano è rappresentata dalla qualità dell’ambiente definita: “precondizione per lo sviluppo del Sud, superando nel tempo le situazioni di grave compromissione ambientale, derivante in gran parte dall’eredità del passato, e di grave criticità soprattutto nei settori dei rifiuti, delle bonifiche, della depurazione e del dissesto idrogeologico” una riqualificazione ambientale necessaria per l’attività turistica, a testimonianza della quale viene, nell’assoluta indifferenza dei politici nazionali, avviata la realizzazione di un depuratore con scarico diretto a mare e conseguente divieto di balneazione.
Non solo, viene giustamente ritenuta prioritaria anche la valorizzazione del patrimonio archeologico a fini turistici, con l'ottimo esempio sotto gli occhi di tutti del Parco Archeologico di Manduria, animato in fretta e furia per la stagione estiva grazie all'intervento di Associazioni di volontariato, ma abbandonato puntualmente al termine della stessa come ogni anno.
L’elenco sarebbe ancora lungo, ma vorremmo concludere in bellezza, nel Piano Nazionale per il Sud si parla di “miglioramento dei servizi e delle strutture per l’istruzione” quale “elemento irrinunciabile per lo sviluppo del Mezzogiorno e per assicurare le condizioni di pari opportunità e diritti a tutti i cittadini”, nel frattempo a Manduria Nas, Ispel e Vigili del Fuoco, chiudono l’Istituto Tecnico Einaudi per inadeguate misure di sicurezza dovute a, come si può immaginare, carenza di fondi in Provincia.
Lasciamo al giudizio dei nostri concittadini e corregionali ogni conclusione in merito all'utilità di simili “Piani” quando rimangono, come in questo caso, lettera morta. Sarebbe invece auspicabile che i politici, una volta tanto, mettessero da parte inutili proclami e si impegnassero a realizzare progetti, piccoli o grandi che possano essere, per il bene comune. Di tutti!










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