lunedì 23 settembre 2024


09/12/2011 08:50:06 - Manduria - Politica

Secondo Lariccia, nella storia vi sono molti buchi neri

 
«L’associazionismo è senz’altro uno dei capisaldi garantiti e tutelati dalla Carta Costituzionale per permettere ai cittadini di partecipare alla vita economico-sociale del Paese. In buona sostanza, un ulteriore strumento a presidio di uno Stato autenticamente democratico. Per questo, diventa importante assicurare, evidentemente nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico, forme di sostegno alle associazioni e alle confederazioni di categoria quando, nello spirito dei fondamenti costituzionali, organizzano iniziative importanti per soddisfare gli interessi dell’intera collettività. Durante il trascorso mese di agosto, nella città di Manduria, si è svolta un’iniziativa, organizzata e dichiaratamente condivisa da CIA, COLDIRETTI e CONFAGRICOLTURA in cui quest'ultima confederazione sembra aver assunto lo status di capofila. Ci si riferisce alla cosiddetta Fiera del cavallo “Li Cannizzi”. In luglio, con apposita delibera di Giunta Comunale, il Comune di Manduria patrocinava la suddetta manifestazione e concedeva un contributo spese pari 6 mila euro al fine dichiarato di finanziare la diserbatura e lo spianamento dei terreni da utilizzare per l’anzidetta fiera svoltasi il 6 e 7 agosto scorsi. E fin qui, sia pure con un po’ di buona volontà, si potrebbe anche dire nulla quaestio.
Sennonché, non poche perplessità sulla legittimità dello svolgimento dell’iniziativa di cui sarebbe capofila la CONFAGRICOLTURA sembrano emergere della nota dei Revisori Contabili del Comune di Manduria con la quale viene stigmatizzata quantomeno una certa superficialità amministrativa con la quale l'Ente avrebbe gestito la vicenda Fiera del cavallo “Li Cannizzi”. In particolare, dalla nota dell’Organo di revisione si evince che il contributo di € 6.000,00 elargito dall’Amministrazione Comunale a favore delle tre associazioni di categoria - che sarebbe stato incassato dalla CONFAGRICOLTURA-UNIONE PROVINCIALE DI TARANTO - al fine dichiarato di finanziare i lavori di fruibilità dei terreni ospitanti la fiera, sembrerebbe essere stato utilizzato anche per altre tipologie di spese che nulla hanno a che fare con la diserbatura e lo spianamento dei terreni. Si tratterebbe di spese, quali, a mero titolo esemplificativo, quelle per l’acquisto di generi alimentari e la consumazione di caffè in un noto Bar del centro di Manduria. È inconfutabile che le anzidette spese, evidentemente, non solo non sono riconducibili neppure con un volo pindarico alla diserbatura e allo spianamento del terreno ma, addirittura, sarebbero attestate da scontrini fiscali emessi sia in giorni precedenti alla presentazione della richiesta del suddetto contributo finanziario all’Ente comunale sia in giorni successivi alla data di svolgimento della stessa manifestazione fieristica.
Ecco, allora, perché il Collegio dei Revisori Contabili ha dichiarato di aver riscontrato “gravi irregolarità di gestione” e, per logica ed opportuna conseguenza, ha deciso di trasmettere il relativo Verbale al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco, all'Assessore attività produttive, al Segretario Generale, al Responsabile Servizio Finanziario ed al Responsabile Servizio Agricoltura invitando, altresì, gli stessi a produrre, entro 10 giorni, dettagliata relazione sui rilievi sollevati nel verbale e sulla relativa documentazione. È patente che l’Organo di controllo intende acquisire ulteriori informazioni dai suddetti soggetti al fine di stabilire se l’intero iter amministrativo è ossequioso della Legge sia sotto il profilo fiscale sia sotto quello previdenziale con la conseguenza che, in caso di accertata violazione, - ipotesi, che, in verità ci piacerebbe poter escludere in radice,- ognuno si sentirà obbligato di informare gli organi competenti (Guardia di Finanza ed Ispettorato del Lavoro) degli illeciti eventualmente riscontrati. Del resto, per la denegata ipotesi in cui l’accesso alla suddetta fiera fosse stato subordinato al pagamento di un ticket d’ingresso, si ritiene comunque opportuno che l’Amministrazione illustri ai mandriani, in qualità di cittadini-uetenti-contribuenti, la norma giuridica che legittima e rende compatibile il pagamento del biglietto d’ingresso con la contribuzione che la Giunta Tommasino ha voluto elargire alle suddette organizzazioni di categoria in ipotesi capeggiate dalla CONFAGRICOLTURA. A garanzia della trasparenza politica, prima ancora che amministrativa, andrebbe, altresì, rendicontato all'intero Consiglio Comunale, in quanto organo comunale che rappresenta l’intera collettività manduriana, l'eventuale somma corrisposta dai visitatori al momento dell’ingresso alla suddetta manifestazione fieristica che la Giunta Tommasino, ha voluto, bontà sua, finanziare con risorse pubbliche. Ciò è necessario soprattutto perché non è stato escluso che l'Amministrazione abbia provveduto alla liquidazione della suddetta somma ancor prima che gli organizzatori avessero adeguatamente e completamente documentato le spese sostenute in termini pienamente ossequiosi della Legge.
Del resto, è oltremodo necessario che sia individuato e appalesato il referente-responsabile della manifestazione fieristica finanziata dalla Giunta Comunale in quanto, sebbene dagli atti dirigenziali del Comune sembrerebbe potersi arguire che, almeno inizialmente, le organizzazioni di categoria (CIA e COLDIRETTI), abbiano delegato la CONFAGRICOLTURA nella persona del suo locale rappresentante nonché consigliere comunale della maggioranza che sostiene la Giunta Tommasino, a tutt’oggi non è stato chiarito il soggetto con cui l’Amministrazione ha di fatto interloquito.
Di meridiana evidenza la ragione per la quale si chiede la massima trasparenza sulla vexata quaestio: in un periodo di grande rigore economico-finanziario quale è quello che stiamo vivendo, la gestione della spesa pubblica andrebbe fatta in maniera oculata e in funzione di reali esigenze della collettività amministrata. Esattamente come farebbe un buon padre di famiglia».
 
Il Segretario Cittadino UDC
Mimmo Lariccia










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