lunedì 30 settembre 2024
Dalle 11 sarà esposta in chiesa Madre
Arriverà domenica mattina, alle 9, la “Luce della Pace” di.jpg)
Betlemme. Nella stazione ferroviaria di Lecce sarà consegnata agli scout dell’Agesci del Masci di Manduria, che la porteranno nella città messapica. Alle 11 sarà esposta nella chiesa Madre, dove sarà accolta dal parroco, mons. Franco Dinoi.
Betlemme. Nella stazione ferroviaria di Lecce sarà consegnata agli scout dell’Agesci del Masci di Manduria, che la porteranno nella città messapica. Alle 11 sarà esposta nella chiesa Madre, dove sarà accolta dal parroco, mons. Franco Dinoi.«Nella Chiesa della Natività a Betlemme c’è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra» spiegano gli scout e i rappresentanti del Masci di Manduria. «E’ tradizione ormai consolidata che, poco prima di Natale, un bambino, venuto appositamente dall’Austria, accenda una luce dalla lampada nella Grotta di Betlemme, che viene poi portata a Linz con un aereo.
Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo: l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite i gruppi scout.
Quest’attività permette così di sviluppare la collaborazione di diverse associazioni scout, poichè pensiamo che la pace debba essere uno stile di vita che comincia prima da noi stessi. Così, scout appartenenti a diverse associazioni, mettono in pratica la fratellanza tra di loro prima di pensare di diffonderla agli altri.
Ci auguriamo che la Luce della Pace arrivi a più gente possibile: a chi è solo, a chi soffre, a chi è ammalato. Vi invitiamo pertanto ad accogliere numerosi la fiammella e
farvi a vostra volta portatori di luce, diffondendola a quanta più gente possibile, nei gruppi, nei luoghi di lavoro e di sofferenza, e con l’invito di tenerla accesa quanto più a lungo possibile non solo nella propria casa e nei luoghi del vivere ma soprattutto nel cuore di ogni uomo.
Chiunque potrà attingere a questa luce portandola nella sua casa attraverso un lumino e avrà lo stesso valore come se l’avesse acceso a Betlemme».
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