MANDURIA - Le scuole si iniziano a preparare alle novit� del prossimo anno: gli istituti comprensivi

12/12/2011 10:25:07 - Manduria - Attualit�

La famiglia allargata ? Che dolce realtà...

Prove tecniche di trasmissione della serie “stiamo lavorando

per voi per conto del ministero”, per le scuole di Manduria, modello in scala ridotta del parapiglia dei ridimensionamenti voluti dal Miur, il Ministero della Pubblica Istruzione, dell'Università e della Ricerca, da molti ribattezzato della pubblica distruzione. Occasione ne è stata la mostra d’arte intitolata “L’arte non ha età”, organizzata dalle FS di tre istituti della nostra città, il 3° Circolo Michele Greco, la scuola media “Marugj-Frank”, il liceo artistico “Lisippo”, con la presenza delle due scuole di Sava interessate ad accogliere la mostra dal 13 dicembre, e cioè la Tommaso Fiore e la Papa Giovanni XXIII°.

Come ha detto la prof.ssa Maria Rita Pisarra, dirigente scolastico della Marugj-Frank, nel discorso introduttivo e di benvenuto ai genitori, alle autorità ed ai colleghi dirigenti intervenuti: «....dall’anno prossimo dovremo abituarci a non considerare più la vecchia distinzione tra le scuole medie, i circoli didattici e le scuole dell'infanzia, perchè l’accorpamento previsto dal nuovo ordinamento del ministero prevede la formazione di istituti comprensivi con un bacino di utenza non inferiore ai mille alunni. Si tratta di abituarsi ad un nuova immagine speculare della scuola, di integrazione tra i diversi livelli di istruzione che da stasera, 9 dicembre, mostra in vitro ed anticipando i tempi, la nuova realtà scolastica in partenza da settembre in poi, e che accoglierà le leve di alunni cominciando dalla scuola elementare ed oltre......».

Insomma siccome la matematica non è un opinione e scongiurando la profezia di Nostradamus del mille e non più mille, ci auguriamo una lunga vita per la scuola italiana, bisognosa sicuramente di ritrovare una nuova identità, sommersa dai conti in rosso del Ministero che accusa i docenti di essere la causa del disavanzo pubblico della nostra società e le anime di cartone in cui sono avvolte la carta igienica e di rotoli di carta da cucina, vero e proprio reperto archeologico ormai di una scuola da mangioni e beoni di cui esiste qualche traccia nei lavoretti tra gli scaffali delle scuole, che sono inesistenti in molti istituti insieme a banchi, gessi, materiale didattico, ricordo della scuola dell'opulenza.

Una mostra che anticipa la geografia degli accorpamenti scritta e rendicontata sulle pagine dei revisori ministeriali, ragionieri della nascente scuola dei numeri, in cui forse, sarà necessario rivedere probabilmente anche i colori dei grembiulini, se si vuole restare fedeli al progetto scolastico basato solo sui tagli, qualità no grazie, solo penitenza..... Scuola da Lourdes dunque, e da grazie in giro per i santuari, necessità del dono dell'ubiquità per dirigenti e docenti la cui giornata sarà racchiusa tra la vita da strega di Samantha Stevens con la scopa a portata di spostamenti via etere, e quello di un santo qualunque capace di stare in bilocazione con buona pace del traffico cittadino.

Mimmo Palummieri

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