lunedì 30 settembre 2024
«Noi continueremo a manifestare la nostra contrarietà»
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preoccupazione la notizia del rigetto del ricorso del Comune di Manduria da parte del Consiglio di Stato con il quale si definisce “impraticabile” allo stato attuale l’ipotesi del riutilizzo delle acque depurate per l’irrigazione, mancando le infrastrutture indispensabili a tale scopo.
preoccupazione la notizia del rigetto del ricorso del Comune di Manduria da parte del Consiglio di Stato con il quale si definisce “impraticabile” allo stato attuale l’ipotesi del riutilizzo delle acque depurate per l’irrigazione, mancando le infrastrutture indispensabili a tale scopo. L’ordinanza del Consiglio di Stato stabilisce che “non è ammissibile che lo scrutinio di legittimità del provvedimento impugnato avvenga sulla scorta dello studio di fattibilità elaborato dal comune (in data 18 novembre 2011) successivamente alla data di emanazione della determinazione n. 22 dell’8
febbraio 2011”, (in pratica dopo la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Incidenza).
Le rassicurazioni arrivate da parte dell’assessore Fabiano Amati a margine della notizia del deposito dell’ordinanza, confermando “l’impegno di fornire l’impianto del modulo di affinamento per utilizzare i reflui per scopi irrigui, assunto dinanzi al Consiglio comunale di Manduria”, per quanto positive, non bastano a scongiurare ciò per cui il comitato si batte da sempre: il “NO” deciso allo scarico a mare.
Ferma restando l’assoluta necessità di dotare questo territorio di un impianto di depurazione adeguato, non possiamo infatti non vedere i problemi che l’utilizzo dello scarico a mare ha portato in altri comuni che costellano questo lembo di terra.
Sono ancora davanti ai nostri occhi i disagi vissuti a Marina di Lizzano e a Pulsano. Il rispetto delle normative non deve far perdere di vista la salvaguardia del territorio che per Manduria, i comuni limitrofi e la costa deve andare necessariamente di pari passo con una soluzione che non preveda lo scarico a mare.
Il Comitato spontaneo “No Scarico a Mare” continuerà a manifestare in tutte le sedi opportune la propria contrarietà alla soluzione di sversare in mare anche “solo” il troppo pieno, ricordando che recapitare in mare acqua depurata e quindi riutilizzabile, va contro le normative vigenti, nella consapevolezza che una soluzione alternativa sia praticabile e possibile.
Il Comitato spontaneo di Manduria
"NO SCARICO A MARE"
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