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21/12/2011 07:03:07 - Provincia di Taranto - Politica

Si è parlato del futuro del liceo artistico Calò

 
Venerdì 16 dicembre scorso, il sindaco del Comune di Grottaglie, Ciro Alabrese, ha convocato i capigruppo di maggioranza e minoranza, per fare il punto sul piano di riordino della rete scolastica per l’anno scolastico 2012-2013; all’incontro hanno preso parte l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Francesco Massaro, i consiglieri provinciali Luciano Santoro e Vito Rossini, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Grottaglie Maria Pia Ettorre e i capigruppo consiliari Etta Ragusa, Enzo Lacorte, Maurizio Stefani, Ciro Belsorriso, Ciro Gianfreda e in sostituzione Francesco Donatelli.
Considerando che il numero minimo di studenti delle Istituzioni scolastiche autonome è stato fissato a 600 (D.L. n.98 del 6 luglio 2011, convertito in legge il 15 luglio 2011, art.69 e note dell’Ufficio Scolastico Regionale sul disposto dell’art. 4 della legge di stabilità 2012, approvata dalla Camera dei Deputati il 12 novembre 2011) si è reso necessario affrontare un piano di riordino della rete scolastica a livello provinciale.
Il liceo artistico “Calò” di Grottaglie - composto dalla sede di Grottaglie, la succursale di Massafra e la scuola media annessa - conta un numero di studenti inferiore a quello imposto per mantenere l’autonomia, che consiste nella possibilità di avere un dirigente scolastico e un direttore di servizi generali amministrativi di ruolo.
Si sono quindi presi in esame tutti i possibili sviluppi della situazione attuale e si è cercata la soluzione migliore per assicurare al liceo artistico, fucina storica d’artisti e centro indiscusso di formazione ceramica, la stabilità e la continuità gestionale che merita e che rivendica. Si è ovviamente tenuto conto delle esigenze dell’istituto, registrando il parere della dirigente del liceo, prof.ssa Brigida Sforza, che ha fornito copia del verbale che riportava la determinazione assunta dal Collegio dei Docenti in data 21.11.2011.
I docenti avevano cioè espresso parere favorevole ad una fusione con il liceo artistico “Lisippo” – composto dalla sede di Taranto, la succursale di Martina, la succursale di Manduria e i frequentanti del carcere di Taranto - che è l’istituto, dal punto di vista formativo, più affine per finalità didattiche alla scuola di Grottaglie. Si sottolinea fusione e non accorpamento: la fusione prevede l’abbinamento di scuole di pari dignità, che si uniscono per creare un polo scolastico, con un dirigente scolastico e un direttore di servizi generali amministrativi di ruolo e quindi stabili. Quindi, all’interno di questo nuovo polo artistico il liceo “Calò” manterrà la sua specificità, la sua valenza storica e formativa, la sua dignità al pari dell’altra scuola e ovviamente la sua spaziosa e compiutamente attrezzata sede grottagliese.
Tali considerazioni, basate sugli atti, sono necessarie a fare chiarezza relativamente alla diffusione di false notizie che parlavano di accorpamento (cioè assorbimento da parte della scuola più popolosa di quella meno popolosa) o addirittura di sparizione del liceo artistico dal territorio grottagliese: notizie false, tendenziose ed estremamente dannose per il liceo “Calò”, che negli ultimi anni ha invertito il trend negativo di iscrizioni e mostrato grande slancio e disponibilità collaborativa partecipando, con la creatività che lo ha sempre contraddistinto, ad eventi e iniziative importanti per tutta la comunità.
L’assessore provinciale Francesco Massaro ha quindi condiviso, con gli amministratori grottagliesi convenuti, la proposta del riordino della rete scolastica provinciale della scuola secondaria superiore basata sulla fusione tra liceo artistico “Lisippo” e “Calò”, con accorpamento della succursale di Massafra al liceo “De Ruggieri” di Massafra e accorpamento della succursale di Martina Franca all’IIS “Motolese” di Martina Franca.
Nelle intenzioni, imposte dalla suddetta riforma, si intende promuovere la creazione di un polo di Istruzione Liceale Artistica che unisca le competenze distintive e l’esperienza didattica del “Lisippo” (specie nelle arti figurative) con la tradizionale competenza del “Calò” di Grottaglie nell’arte della ceramica e quindi con un forte impulso ad assecondare le vocazioni forti del territorio e alla “proiezione” anche verso i fruitori e consumatori d’arte, con un contestuale avvio, ove possibile, di una utile politica di concentrazione degli indirizzi per logiche territoriali.










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