lunedì 23 settembre 2024


09/04/2009 21:06:18 - Maruggio - Attualità

«La mia assistita non è stata tratta in arresto»

 
Ci ha scritto, nella giornata di oggi, il legale della signora di Maruggio, Annamaria Daniela D’Adamo.
Nella sua lettera, in riferimento ad una notizia che il nostro portale ha messo in rete alcuni giorni fa (notizia ripresa integralmente, e senza alcuna modifica, dal bollettino che ogni giorno il Comando Provinciale dei Carabinieri ci invia), l’avv. Enrico Favale ci indica alcune precisazioni.
«Innanzitutto preme far notare che in data 18 marzo, il Tribunale di Sorveglianza di Taranto, riunito in camera di consiglio, ha deliberato sull’istanza di detenzione domiciliare in favore della mia assistita, rilevando, tra l’altro, come ella 1) sia diventata madre di un bambino in data 30 dicembre 2008; 2) sia stata oggetto di un’inchiesta sociale UEPE di Taranto, dalla quale emerge come faccia parte di un contesto familiare che non presenta elementi di criticità; 3) abbia esternato, nel corso dei colloqui intercorsi, le tematiche legate ai dolorosi vissuti personali ed abbia rivisitato in maniera critica il proprio passato deviante; 4) abbia raggiunto una condizione di benessere psicofisico ed abbia instaurato una nuova convivenza con persona (il padre del neonato) estranea al contesto delinquenziale e che manifesta un comportamento corretto, disponibile ed educato; 5) fosse, alla data del 18 marzo, sottoposta alla misura della prevenzione della sorveglianza speciale di p.s., osservandone i dettami. Nel deliberare favorevolmente all’istanza di detenzione domiciliare, il Tribunale di Sorveglianza di Taranto disponeva, come consueto, di darsi immediata comunicazione, tra gli altri, ai Carabinieri di Maruggio, per i controlli di rito.
Conseguentemente, in data 25 marzo, alle 9,10, negli uffici del Comando Stazione Carabinieri di Maruggio, si procedeva alla sottoscrizione, da parte della mia assistita, del verbale di sottoposizione alla detenzione domiciliare, con inizio alla stessa data del 25 marzo c.a., e termine previsto in data 19 settembre 2010, per il periodo di anni 1, mesi 5, giorni 26, risultato del cumulo dei reati commessi dalla mia assistita e determinato con provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto in data 20 ottobre 2008.
In ragione di tutto quanto precede e al fine di ristabilire la verità dei fatti riguardanti la mia assistita e tutelarne l’immagine passata, presente e futura, si chiede con la presente una rettifica dell’articolo summenzionato, dal momento che la mia assistita non è stata assolutamente “tratta in arresto” dai militari della Stazione dei Carabinieri di Maruggio, ma ha soltanto sottoscritto, presso di essi, come da prassi, il verbale di sottoposizione alla detenzione domiciliare, tale da eliminare ogni riferimento al citato e mai avvenuto “arresto”».
Da parte nostra non abbiamo difficoltà a mettere in rete la precisazione, ribadendo che l’articolo cui si riferisce la precisazione è stato integralmente estrapolato dal bollettino dei Carabinieri.










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