mercoledì 25 settembre 2024


20/01/2012 11:14:27 - Salento - Attualità

Proseguono le ricerche, ma le speranze di ritrovare in vita ancora qualcuno si affievoliscono

 
Ancora niente notizie sul fronte delle ricerche condotte da palombari e sub sulla Costa Concordia, riversa sopra un fianco di fronte all’isola del Giglio nell’arcipelago toscano, dei due pugliesi ancora dispersi.
Si tratta di Maria D’Introno di Corato e Giuseppe Giacomo, il trentenne di Alberobello, da solo un mese a bordo del cruise nell’orchestra della nave, che, sette giorni fa, veniva letteralmente tranciata per 70 metri da uno scoglio, che il comandante Francesco Schettino ribadisce non essere segnalato nella carte nautiche e nel Gps collocato nella sala comandi.
Mentre il maltempo frappone ulteriori ostacoli nelle ricerche che continuano senza sosta nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita dei 22 mancanti all’appello, tra cui una bambina di 5 anni, sale a 11 il numero accertato delle vittime, delle quali solo 5 trovate e identificate due giorni fa.
Il mare forza due, le onde violenti, il vento a 13 nodi, rischiano di far precipitare a 80 metri di profondità la nave bloccata su un gradone dallo scoglio che paradossalmente la tiene ancorata a 150 metri dalla riva. Intanto la capitaneria di Porto, la stessa compagnia Costa, e gli inquirenti stanno valutando l’opportunità di ancorare con delle fune agli scogli il cruise allo scopo di scongiurare l’inabissamento totale, negando ogni ipotesi di ulteriori ricerche dei sommozzatori che, ieri, hanno fatto brillare degli ordigni presso il luogo che si ritiene di raccolta dei 22 dispersi, per verificarne la presenza, il recupero dei corpi o l’eventualità remota di qualcuno di questi rimasti in vita.
Intanto tutti i parenti delle persone disperse, e sinanche la mamma della bambina ancora dispersa, hanno raggiunto la Toscana per fare pressione sulle autorità competenti affinchè continuino le ricerche, nonostante le difficoltà economiche della stessa mamma per la quale è stata predisposta un’apposita colletta per permetterle di raggiungere il luogo del disastro. E pressione fanno anche i parenti dei due pugliesi che ribadiscono di aver visto comunque gettarsi in mare i due giovani, uno dei quali, Giuseppe, sarebbe comparso in un video diffuso via internet dagli amici che lo avrebbero riconosciuto nel gruppo dei naufraghi scampati alla tragedia ripreso da un cellulare. Mistero nel mistero se si pensa che dei due nostri corregionali non si hanno più notizie dalla sera dell’impatto del cruise con lo scoglio, che pone la Costa Concordia al terzo millennio, come il Titanic a quello scorso, mentre infiammano le polemiche a seguito delle testimonianza dei superstiti che in staffetta si passano i mezzi di informazione sul modo in cui l’equipaggio ha condotto le operazioni di salvataggio. Benchè la speranza sia l’ultima a morire, speriamo di rivedere sani e salvi i due corregionali, gioendo del buon esito del ritorno a casa di Sandra Lerario di Acquaviva delle Fonti e del suo amico DJ sempre dello stesso posto, Gugliemo Arrabito, entrambi scampati alla tragedia a cui si aggiunge la famiglia Ciardo De Matteis di Galatina
 
Mimmo Palummieri










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