lunedì 23 settembre 2024


21/01/2012 07:16:30 - Manduria - Politica

«La sopraelevazione, stando a queste valutazioni, sembrerebbe inevitabile, ma intorno a questa vicenda, se si escludono le interpellanze dei Verdi, non si sono ancora accesi i riflettori e la cittadinanza dorme sonni tranquilli»

 
«I comuni del Consorzio Ato Rifiuti Ta 3 dovranno ben presto fare i conti con la saturazione della discarica di contrada “Chianca”».
A ribadire l’allarme sono i Verdi di Manduria.
«La società che la gestisce ha già presentato il progetto per la sua sopraelevazione, sottoposto tutt’ora alla procedura di V.I.A., per scongiurarne la chiusura anticipata rispetto alle previsioni» ricordano i Verdi. «Infatti, poiché tutto il rifiuto conferito finisce in discarica, non essendo la piattaforma di separazione mai entrata in attività, entro quest’anno, secondo il gestore, essa dovrebbe giungere ad esaurimento. La sopraelevazione, stando a queste valutazioni, sembrerebbe inevitabile, ma intorno a questa vicenda, se si escludono le interpellanze dei Verdi, non si sono ancora accesi i riflettori e la cittadinanza dorme sonni tranquilli».
Si punta, quindi, al completamento dell’impianto esistente.
«In attesa che si concluda la succitata procedura di V.I.A., l’Ufficio Tecnico Comunale, su mandato dell’ATO 3, ha redatto un progetto, approvato dalla Giunta, per l’ampliamento dell’impianto esistente, con la costruzione di un nuovo capannone e di una nuova linea di lavorazione del rifiuto differenziato, indirizzata al miglioramento della selezione dei singoli materiali da avviare al riciclo e alla creazione di balle parallelepipede e più compatte, cioè a più alta densità, grazie ad una superpressa a ciò predisposta. L’intervento è finanziato dalla Regione, per un milione e centomila euro, attraverso un programma operativo entrato a far parte della progettazione di Area Vasta, e si pone come stralcio del precedente progetto presentato da Manduriambiente. La finalità espressa dai progettisti è quella di rendere l’impianto di Manduria in grado di accogliere e lavorare tutto il rifiuto differenziato proveniente, nella percentuale prevista del 60%, dai Comuni dell’ATO 3, e pertanto l’intervento sembrerebbe necessario ed opportuno. Se non che, l’esperienza del passato ci induce a temere che appunto queste previsioni non si verifichino e che alla fine la superpressa non serva ad altro che a creare nuove eco-balle, più piccole e compatte, cioè a stoccare un maggior quantitativo di rifiuti nella discarica, prolungandone la vita.
In questa vicenda» si conclude il comunicato dei Verdi, «il Comune di Manduria, in quanto destinatario finale di tutti i rifiuti dell’ATO3, è quello che paga i maggiori costi in termini ambientali e pertanto dovrebbe pretendere garanzie che i traguardi previsti nel Piano Provinciale vengano rispettati da tutti. Con maggiore autorevolezza potrebbe farlo se si presentasse come l’antesignano di una efficiente politica dei rifiuti che, lo ricordiamo di passaggio, vede nella raccolta differenziata solo una delle strategie da mettere in campo».










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