lunedì 23 settembre 2024


24/01/2012 16:04:29 - Manduria - Politica

L’assessore Curri: «Disponibili al dialogo, ma la divisione dell’appalto non si discute»

 
I 36 lavoratori dell’appalto “Multiservizi” hanno, da ieri sera, occupato palazzo di Città. Una folta delegazione degli operai si è posta lungo la scalinata del municipio, mentre altri lavoratori restano all’entrata del Comune, dove sono sistemati vari striscioni e cartelloni.
Oltre al sit-in, quindi, gli operai, che comunque da stamattina continueranno a garantire i servizi, hanno scelto quest’altra forma di lotta per cercare di ottenere dall’Amministrazione la modifica alla gara d’appalto. I punti contestati sono sostanzialmente due: innanzitutto la suddivisione in due tronconi dell’appalto (uno per 24 dipendenti e uno per gli altri 12) e, poi, la durata del nuovo contratto (tre anni invece dei cinque dell’altra gara).
«Tale decisione inserisce elementi di precarietà, in particolar modo per il pezzo che riguarda 12 lavoratori, che vedrebbero peggiorate le proprie condizioni di lavoro a seguito della potenziale perdita dei diritti di rappresentanza e tutela sindacale, sanciti dalla legge 300/70» sostengono questi lavoratori. «Non è opportuno, in una fase storica sociale così delicata come questa, contribuire a rendere più precario un settore già precario di suo, in quanto legato alle logiche di gare d’appalto che hanno una durata per effetto di legge».
La protesta proseguirà ad oltranza. I lavoratori hanno ricevuto la solidarietà e il sostegno di alcune forze politiche (in particolare il Pd e l’Udc), che si sono fatti portavoce, attraverso dei comunicati e anche attraverso la richiesta di un nuova seduta del Consiglio Comunale delle loro istanze.
L’Amministrazione Comunale non intende però venire incontro alle richieste dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.
«Partiamo dal presupposto che, in un periodo di crisi generale, tutti questi operai non perderanno il loro posto di lavoro» afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Curri. «Questo è il primo impegno assunto dall’Amministrazione: le ditte che vinceranno l’appalto dovranno assorbire questi lavoratori. Come precauzione, poi, nel bando di gara abbiamo anche inserito una clausola: potranno vincere l’appalto solo aziende che avranno dimostrato di aver avuto un consistente volume di affari.
Crediamo che già questi impegni non sono pochi. Siamo disponibili al dialogo, ma senza stravolgere una gara d’appalto che, peraltro, è già stata bandita ed è entrata nella fase della presentazione delle domande».










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