lunedì 23 settembre 2024


16/04/2009 20:36:29 - Manduria - Politica

La replica a chi accusa l’Ato Ta 3 di essere un carrozzone: «Questa è la riprova della nostra efficienza»

 
Decolla il progetto Sirio. Il Consorzio Ato Ta 3 risponde con un progetto concreto, benché sperimentale, alle recenti accuse che sono state lanciate da qualcuno dei 17 comuni aderenti.
«Questa è una risposta concreta a chi ci ha accusato di essere un inutile carrozzone» ha affermato il presidente del Consorzio Ato Ta 3, nonché sindaco di Manduria, dott. Francesco Massaro. «Il progetto è un’altra prova di capacità e di affidabilità dell’Ato Ta 3: non solo abbiamo realizzato un progetto efficace sulla raccolta differenziata della frazione umida, ma siamo riusciti a trovare anche i soldi per poterlo attuare. Altro che carrozzone: forse lo era quando distribuiva delle indennità non so quanto meritate…».
Posizione condivisa anche dal dott. Armando Maiorano, componente dell’esecutivo dell’Ato Ta 3, nonché assessore del Comune di Maruggio.
«Tutti i componenti dell’attuale esecutivo hanno sempre lavorato gratuitamente: non abbiamo mai percepito indennità di carica» ha ricordato il dott. Maiorano. «Perché definirci, allora, un carrozzone inutile? All’interno dell’esecutivo, poi, non esistono posizioni pre-costituite per appartenenza partitica: tutte le decisioni vengono approvate all’unanimità. Per noi, quello dei rifiuti, è un problema che non deve creare divisioni. Tutti insieme, invece, collaboriamo per raggiungere i migliori risultati».
Anche dall’assessore provinciale all’Ambiente, dott. Michele Conserva, sono arrivati elogi all’Ato Ta 3.
«Per me questa è una giornata storica: stiamo lavorando da tempo e, finalmente, c’è l’annuncio dell’avvio del progetto» ha affermato l’assessore Conserva. «Merito dell’Ato Ta 3, che sta lavorando tantissimo. Non possiamo invece dire la stessa cosa dell’altro Ato della provincia jonica. Rivolgo un appello alla responsabilità dei cittadini dei 17 comuni dell’Ato Ta 3: se non si vogliono le discariche e i termovalorizzatori, poi bisogna essere consequenziali, collaborando alla raccolta differenziata».
Con il progetto Sirio si raggiungeranno alcune zone ben definite di ogni comune dell’Ato (di solito quelle con la maggiore concentrazione di residenti) e delle utenze particolari, che producono più frazione umida (ristoranti e mercati ortofrutticoli, ad esempio). Complessivamente saranno serviti, con la raccolta differenziata porta a porta, circa 6.600 utenze, su un totale 180.000 residenti (oltre 200.000 durante l’estate). L’obiettivo è quello di incrementare di almeno il 10% la raccolta della frazione differenziata organica. Tanto, se si tien conto che il progetto si rivolge ad una utenza limitata.
«I benefici saranno due» ha spiegato il dott. Chirulli, amministratore della Serveco, azienda che si è associata alla Igeco per gestire il servizio. «La frazione organica, infatti, produce, in discarica, una quantità di biogas metano 25 volte superiore alla emissione di CO2. Quindi, non si preserva solo la durata delle discariche. Poi, grazie alla trasformazione della frazione organica in concime, riusciremo a restituire ai nostri terreni quella sostanza organica che da tempo manca. Per sopperire a questa carenza, si utilizzano sempre più sostanze chimiche, che producono effetti letali per salute. Inoltre, attraverso i microchip che inseriremo nei contenitori, saremo in grado di monitorare i conferimenti, premiando gli utenti più virtuosi».
Sono intervenuti anche la dott.ssa Giuliana Ranieri, in rappresentanza della Regione, e il geom. Alfredo Bruno, in rappresentanza della Igeco.










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