lunedì 23 settembre 2024


20/02/2012 07:36:59 - Manduria - Politica

Il segretario Pacifico e l’intero gruppo annunciano una richiesta di incontro con il Prefetto

 
«Chiederemo un incontro al Prefetto per essere rassicurati che non vi siano infiltrazioni mafiose negli enti pubblici locali. Il nostro partito è garantista, ma abbiamo bisogno di capire».
Segretario e gruppo consiliare del Pd intervengono sulla questione morale, scossa, nelle ultime settimane, da alcuni episodi denunciati dallo stesso presidente del Gal “Terre del Primitivo” e dall’operazione “Giano” condotta con successo dalla Polizia.
In attesa di essere rassicurato, il Pd ribadisce la richiesta di azzeramento del consiglio di amministrazione del Gal e avanza anche la richiesta di dimissioni al sindaco Paolo Tommasino.
«A distanza di un mese dalla richiesta di ottenere tutti gli atti relativi all’assegnazione dei finanziamenti da parte del Gal, non abbiamo ancora ricevuto nulla» ha ricordato il segretario Emiliano Pacifico. «Abbiamo appreso, attraverso i giornali, alcune dichiarazioni gravissime dello stesso presidente del Gal, Soloperto, che ha fatto riferimento ad un presunto caso di tangenti. Deve essere salvaguardato, pertanto, il diritto-dovere dei consiglieri di controllare come avviene l’assegnazione di fondi pubblici. A nostro avviso, in attesa della chiarezza auspicata, riteniamo che il Consiglio di Amministrazione del Gal debba dimettersi».
Sulla questione del Gal è intervenuto anche il capogruppo Gianni Vico.
«Se non avremo la documentazione richiesta, ci faremo promotori di una raccolta di firme per convocare una seduta del Consiglio» ha aggiunto Vico. «Vogliamo capire come vengono spesi i 24 milioni di euro in dotazione al Gal. Mi auguro che tutti gli atti siano trasparenti, altrimenti qualcuno dovrà rispondere delle anomalie. Ritengo, comunque, che non ci sono più le condizioni affinchè l’attuale presidente guidi il Gal».
Poi si è parlato dell’operazione Giano, che ha scosso la città all’inizio della scorsa settimana.
«Alcuni episodi hanno interessato direttamente il Comune di Manduria» hanno fatto rilevare Vico e Pacifico. «Ma il sindaco Tommasino continua ad essere assente dalla città: crediamo che non sia più in grado di garantire la governabilità di Manduria. Così come abbiamo sostenuto alcuni mesi fa in Consiglio, fu assurdo sottrarre un bene confiscato alla mafia per assegnarlo ad un’azienda, che lo ha utilizzato per lucrare. Vorremmo poi sapere dal sindaco se l’azienda che gestisce il servizio dei parcheggi a pagamento sia ancora nelle condizioni di farlo e se è ancora in grado di garantire che nella macchina amministrativa non ci siano infiltrazioni mafiose».
Il consigliere Amleto Della Rocca ha invece stigmatizzato il silenzio dell’Amministrazione sulle ultime vicende e la mancata convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico, per ricevere garanzie sulle presunte infiltrazioni mafiose nella macchina comunale.










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