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25/04/2009 08:17:13 - Provincia di Taranto - Politica

A promuoverlo è stata la consigliera di parità della Provincia di Taranto, Perla Suma

 
Un Protocollo di carattere istituzionale è quello contro la violenza sulle donne che è stato sottoscritto presso la Sala Riunioni della Provincia di Taranto.
A promuoverlo, l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto guidato dalla dott.ssa Perla Suma che, appellandosi alla competenza delle varie istituzioni ed associazioni chiamate a firmare l’accordo, si dice soddisfatta della risposta che ognuno dei presenti ha dato alla spinosa questione.
«A parlare» afferma la dott.ssa Suma «sono i dati e ci dicono con chiarezza che in aumento sono i casi di omicidio tra le mura domestiche».
Termine di riferimento, il 2005 in cui i delitti nelle abitazioni erano il 14,3 del totale e nel primo semestre 2008 la percentuale è balzata fino al 24,7. Il Ministero dell’ Interno: “Nella maggioranza dei casi è il marito o il fidanzato a uccidere la compagna. E qualche volta anche i figli”.
«Tutto questo deve farci riflettere ma non solo, deve spingerci anche ad agire, per il bene di tutte quelle donne che, ogni giorno, rischiano non solo di essere pestate a sangue, ma anche di essere uccise».
Sensibile alla problematica che fa registrare sempre più vittime, la dott.ssa. Suma ha proposto alle diverse Istituzioni e Associazioni operanti sul territorio locale e provinciale di siglare un accordo. Obiettivo del Protocollo d’Intesa, avviare una programmazione concreta di strategie condivise, mediante delle iniziative mirate finalizzate ad ottimizzare risorse ed energie, migliorando la qualità delle risposte offerte dai servizi interessati, nonché a mantenere un rapporto di costante interlocuzione tra le diverse componenti che operano nel settore. 
«Le donne di Taranto e provincia chiedono il nostro aiuto, quell’aiuto concreto di cui necessitano per uscire da quella spirale di violenza che può maturare solo se sai di sentirti protetta. Alla vittima occorre capire cosa le capiterà dopo aver fatto la denuncia. Alla vittima serve sapere che se denuncia non si dovrà vedere costretta a tornare nello stesso luogo dove è presente anche il suo aguzzino. Alla vittima occorre sapere che se denuncia c’è anche una Casa protetta o un Rifugio dove poter trovare accoglienza e persone in grado di aiutarti a curare la ferita aperta da una violenza, di qualsiasi genere essa sia, che si consuma quotidianamente.
E’ di tutto questo che le donne hanno bisogno per rompere il silenzio. A tal fine, l’incontro ha messo allo stesso tavolo Istituzioni ed Associazioni che hanno fatto il punto sull’esistente, per tentare di dare un aiuto concreto ed il più possibile operativo a tutte quelle donne di Taranto e provincia che ogni giorno subiscono vessazioni, violenze, di compagni, mariti, padri o fratelli senza scrupoli. Focalizzare l’attenzione sul fenomeno e su quello che occorre per abbattere il muro del silenzio.
Pertanto, fondamentale è la sinergia tra Istituzioni ed Associazioni operanti sul territorio locale e provinciale, “lo scambio di informazioni” per prevenire e contrastare tale fenomeno.
Con il Protocollo d’Intesa, al quale stiamo lavorando già da tempo» afferma la dott.ssa Suma «vogliamo individuare dei referenti territoriali in grado di affrontare le spinose questioni e coordinare gli interventi».










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