mercoledì 25 settembre 2024


17/03/2012 05:37:02 - Salento - Attualità

Carbone e tumori, quattro dirigenti Enel indagati per omicidio colposo

 
Omicidio colposo, è questa l’ipotesi di reato ancora tutta da verificare che pende a carico di quattro dirigenti della centrale Enel di Cerano, iscritti nel registro degli indagati del pubblico ministero Giuseppe De Nozza nell’inchiesta volta ad accertare l’eventuale nesso causale fra le morti per cancro di tre agricoltori proprietari di terreni intorno alla centrale Federico II, e la dispersione di polveri di carbone proveniente dalla centrale stessa.
La seconda ipotesi a carico degli stessi indagati è di lesioni gravissime, a causa delle malattie tumorali contratte da altri tre agricoltori di Cerano.
 
L’inchiesta è scaturita da un esposto a firma degli agricoltori risalente al 2007, immediatamente successivo al divieto di coltivazione e distruzione delle colture disposto da una ordinanza del sindaco Domenico Mennitti a causa dell’inquinamento dell’area. I contadini di Cerano ponevano alla procura brindisina due quesiti. Il primo, se l’inquinamento delle loro terre fosse in qualche modo collegabile alla presenza della centrale. Il secondo se ci fosse oppure no un nesso di causa-effetto fra la prossimità del colosso termoelettrico e le malattie contratte da alcuni di loro. In tre casi su sei, provocandone la morte. Dall’esposto in questione sono scaturite due fronti di indagine, tante quanti erano gli interrogativi affidati al pm.










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