lunedì 23 settembre 2024


19/03/2012 10:01:06 - Manduria - Politica

Pacifico lancia il monito ai vertici provinciali e regionali del Pd: «Su depuratore e sanità, non siamo più disposti a fare il parafulmine per decisioni prese altrove che non tengono conto della volontà della base»

 
«I 14 mesi di commissariamento di Manduria? Per la nostra città possiamo avere un cambiamento solo in positivo, considerate le tante assenze di Paolo Tommasino».
Emiliano Pacifico, coordinatore del Pd manduriano nonché consigliere comunale uscente, commenta gli ultimi sviluppi politico-amministrativi di Manduria.
«Il Pd non ha mai assunto posizioni pre-concette nei confronti dell’attuale Amministrazione. Sbaglia Girardi ad interpretare le nostre firme per lo scioglimento come una sorta di vendetta politica. Ci meravigliamo, peraltro, che Girardi, dopo essersi impoltronito sullo scranno di presidente del Consiglio, parli solo ora. In questi due anni non lo abbiamo mai sentito parlare, né abbiamo potuto constatare risultati del suo impegno. Un governo di salute pubblica per evitare il commissariamento? La coalizione di centrodestra si è distinta, sin dal proprio insediamento, per un atteggiamento di conflitto nei nostri confronti. Poi, 24 ore prima dello scioglimento, ecco l’appello a salvare il salvabile. Ma le larghe intese vanno costruire nel tempo e devono essere frutto di un’azione di confronto. Si sono ricordati di noi troppo tardi…».
Dopo aver mostrato il “pollice verso” nei confronti dell’attuale Amministrazione («Considerate le assenze di chi doveva assumersi le responsabilità di governo e l’instabilità amministrativa, i due anni trascorsi non potranno che essere peggiori del periodo di commissariamento che sta per arrivare»), Pacifico scruta il futuro.
«Il Pd avvierà un’azione per dar vita ad una nuova alleanza di governo della città con gente che ha dato prova di serietà e concretezza nell’amministrare» continua il coordinatore del Pd. «Saremo impegnati da subito a proporre un’alternativa seria e concreta, con uomini che sono responsabili e che si sentono pronti ad affrontare una sfida di governo. Siamo pronti a confrontarci con chi vuole uscire dall’alea dell’opposizione e intende impegnarsi direttamente. Lasciando da parte le fratture del passato».
Pacifico, infine, lancia una stilettata ai vertici provinciali e regionali del suo partito, Vendola compreso.
«Voglio lanciare un monito al mio partito: a Manduria non siamo più disposti a fungere da parafulmine per decisioni assunte ad altri livelli, che non tengono conto della volontà della gente. A Vendola dico che questo territorio ha pari dignità con quello della Val Susa. Si ridiscuta allora, con il Governatore e con Amati, il progetto del depuratore e si chiariscano ora i progetti per la sanità rilativi alla nostra provincia e al nostro territorio. Altrimenti non faremo sconti a nessuno, sentendoci liberi di criticare anche Amministrazioni che, sulla carta, sono nostre amiche».










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