lunedì 23 settembre 2024


21/03/2012 07:15:17 - Manduria - Politica

Il parere del coordinatore del Fli, Mario Del Prete, alle ricorrenti crisi amministrative

 
«Manduria è stanca di assistere ad amministrazioni comunali che non risolvono i problemi e si dissolvono con allarmante periodicità perché fortemente condizionate da veti ed intollerabili scontri d’interesse spesso personale».
Anche il Fli di Manduria interviene al dibattito su cause ed effetti dell’ennesima crisi amministrativa.
«Non si possono incolpare solo i sindaci, non si possono incolpare solo i partiti: sono infatti cambiati i sindaci e sono cambiati partiti, con gli stessi risultati per quattro volte consecutive. Un record nel panorama italiano, con una legge appositamente creata per garantire la stabilità delle Amministrazioni Comunali.
Cosa non va?» si chiede allora Mario Del Prete, presidente del Fli di Manduria. «La domanda è persino ovvia, come lo é la risposta: è in crisi il sistema elettivo, dominato da meschini egoismi e da un elettorato vittima di se stesso, spaesato tra promesse e delusioni, tra proposte utilitaristiche di transazioni illecite, tra affaristi e falsi mediatori che irrompono nel panorama politico con false credenziali, sorretti esclusivamente dal fisico del ruolo e da vecchi personaggi della politica che tentano umanamente di sopravvivere».
Le prospettive sono quindi tutt’altro che incoraggianti.
«Dove va Manduria in questo modo? Nel nulla. Nel nulla del grave danno ambientale del nuovo depuratore e della discarica, nel nulla dell’assistenza ospedaliera, nel nulla delle strutture scolastiche e della loro funzionalità, nel fallimento delle politiche agricole e di tutela dell’ambiente, nell’assenza della politica del lavoro, in particolare giovanile. Si rischia di compromettere a breve termine le due risorse fondamentali dell’agricoltura e del turismo, voci determinanti del PIL, mentre si sottovaluta la preparazione dei nostri giovani studenti la cui validità dipende da ciò che realmente imparano e non dal voto sulla pagella o sul libretto universitario.
Chi si propone di guidare la città non può basarsi su un mero conteggio di voti ma sulla forza delle idee e della loro reale convergenza. Basta con le mediazioni su singoli interessi di piccoli o grandi elettori. E’ ora di cambiare. Il governo cittadino ha bisogno di una forte sterzata verso l’innovazione. Per raggiungere tale obiettivo ci si aggreghi, oltre che sui programmi, anche sui valori condivisi dell’onestà, della competenza e della trasparenza. Si cominci dalla formazione delle liste elettorali: si neghi la candidatura a persone compromesse, a soggetti gravati da precedenti penali e si dia spazio a coloro che offrono garanzia di limpidezza ed affidabilità sul piano del merito e della capacità di svolgere il proprio compito.
Un impegno formale su base etica tra le formazioni politiche è la soluzione che  il FLI  propone per restituire alla politica dignità e decoro».










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