lunedì 23 settembre 2024


21/03/2012 07:19:47 - Manduria - Politica

L’intervento dell’associazione culturale e politica manduriana

 
         «E siamo di nuovo al punto di partenza.
         Per alcuni versi la molto terrena vicenda politica degli ultimi 15-20 anni a Manduria ricorda la mitologia nordica con il suo eterno ed immutabile ciclo di morte e rinascita. Sembra infatti che ci sia un copione già scritto dove cambiano di volta in volta solo ”alcuni” degli interpreti principali (non tanti a dir la verità...).
         Si va alle elezioni e dalle urne esce una coalizione vincitrice ed un candidato sindaco che paiono avere tutti i numeri per poter governare tranquillamente.
         Dopo qualche tempo però la maggioranza inizia a perdere dei pezzi fino a giungere ai risicatissimi 16 consiglieri che rappresentano il minimo per “mandare avanti la baracca”! Da quel momento ognuno si sente il “sedicesimo” e quindi indispensabile al prosieguo dell'amministrazione. E scattano ricatti, richieste più o meno lecite, concessioni e rifiuti.
         Se la maggioranza ha come dicevamo il suo bel da fare, l'opposizione non sta certo con le mani in mano ed inizia, si può dire da subito, a far campagna di adesioni per le famose e fatidiche 16 firme necessarie a mandare “a casa” gli avversari.
         Teniamo a precisare che questa non è un'analisi dei fatti recenti accaduti a Manduria, ma la scaletta a cui si attengono da tanti, troppi anni tutte le amministrazioni e le rispettive opposizioni che si sono succedute alla guida del paese.
         Manduria Migliore ha avuto l’onore e la fortuna di esprimere un consigliere comunale nelle passate elezioni, nella persona dell’avv. Dario Duggento, che di certo ha rappresentato un “volto nuovo e pulito” della politica locale.
         Abbiamo sostenuto l'elezione del Dott. Tommasino a sindaco, ma ciò non ci ha comunque impedito, e chi ci segue lo sa bene, di avere sempre un occhio vigile e critico, quando necessitava, sulle politiche messe in atto dalla maggioranza, sferzando, quando lo ritenevamo giusto per la nostra città, alcune scelte poste in essere dall’amministrazione.
         Ed infatti, il consigliere Dario Duggento ha sempre espresso il suo dissenso circa un modo di “fare politica” che, certamente non ci rappresenta. Pur tuttavia, ha sostenuto tale critica all'interno di un costruttivo dialogo con gli alleati. Non ha mai chiesto alcun premio per la sua lealtà, né mai offerto alcun prezzo per il suo tradimento. Tutto ciò perché semplicemente crediamo che non sia questo il modo giusto di agire. Anzi, ne siamo stufi, come tanti concittadini.
         Adesso ci attendono mesi di “commissariamento” (anche questo un termine che ricorre molto spesso nella nostra amata città) in cui verrà svolta solo l'ordinaria amministrazione e saranno invece posti in stand-by problemi urgenti e gravissimi, quali la vicenda del depuratore consortile, dell'Ospedale, della rinascita economica. La nostra città sembra predestinata ad interpretare ancora una volta il ruolo di “vittima” delle altrui sconsiderate decisioni.
         Il migliore augurio che ci sentiamo di fare a tutti coloro che, come noi, sono stanchi di questo stato di cose è che questo “eterno ciclo” possa finalmente interrompersi, ma perché ciò succeda veramente è indispensabile che ciascuno di noi riprenda in mano il proprio futuro e scelga con oculatezza chi deve rappresentarlo alla guida del paese.
         Sarebbe ora che, parafrasando un uomo che ha pagato con la vita le sue idee, finalmente ci recassimo alle urne non pensando a ciò che possiamo ottenere in cambio, ma a “ciò che possiamo fare noi per il nostro paese”».










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