domenica 29 settembre 2024


30/03/2012 10:00:44 - Manduria - Speciale

Paolo ha anche parlato della querelle con la vecchia Amministrazione e della richiesta di risarcimento di un milione di euro

 
Il 22 e 23 marzo il vignettista salentino Paolo PICCIONE è stato ospite dell’Università di Saint Etienne, dove ha preso parte al III SIMPOSIO E MOSTRA DI VIGNETTE DI SATIRA POLITICA DAL XIX SECOLO AD OGGI, presso le Grandes Ecoles - Lycée Claude Fauriel di Saint-Etienne, in qualità di illustratore e vignettista satirico italiano.
L’evento si è articolato in due giorni di mostre di vignette satiriche ed in una serie di conferenze. Lo spirito che l’ha animato, in primo luogo, è stato quello di promuovere una riflessione critica sul rapporto tra media e politica, al fine di recuperare, per una cittadinanza attiva e pronta a mobilitarsi, la capacità di analisi critica anche nell’attuale contesto della campagna elettorale presidenziale 2012 in Francia e negli Stati Uniti. In secondo luogo, si è voluto aprire la Scuola Superiore e l’Università a professionisti del settore (giornalisti, disegnatori, editori) e alle istituzioni culturali (musei, associazioni), promuovendo l’incontro e dialogo tra ricercatori, accademici, professionisti del mondo della satira, artisti, giornalisti, addetti ai lavori, studenti, docenti e pubblico.
Nella realizzazione del progetto sono stati coinvolti gli alunni delle Scuole Superiori e gli studenti universitari in un work in progress, nonché prestigiose istituzioni culturali locali come l’Association des Amis du Musée d’Art moderne di Saint-Etienne, il Musée du Vieux Saint-Etienne e l’Association Histoire et Patrimoine di Saint-Etienne. 
Nel pomeriggio di giovedì 22 marzo si è tagliato il nastro inaugurale cha ha aperto le porte del Lycée Claude Fauriel  alla mostra tematica Présidents, poils aux dents: 150 ans de caricature présidentielle con le vignette di William Doizy e alla mostra A la charge, citoyens! con le vignette di Paolo Piccione, Coco e Buaer.
Successivamente si è dato il via al ciclo di conferenze nel Grand Amphithéâtre del Lycée Claude-Fauriel col primo intervento di Didier Porte, comico e giornalista francese, vittima di un “berlusconiano editto bulgaro” di Sarkozy che l’ha bandito dalle reti televisive e radiofoniche pubbliche della Francia, a causa della sua satira pungente e non asservita al potere. Lo stesso autore, paragonabile al nostro Beppe Grillo, in serata si è esibito nel suo esilarante spettacolo satirico Didier Porte fait rire les masses.
Nella mattinata del giorno successivo si sono tenute varie conferenze di carattere storico sulla satira:
Caricatura, tra censura e trasgressione, un’arte della resistenza? Da Daumier fino ad oggi con la partecipazione di Thomas Schlesser, storico dell’arte, docente universitario e autore di molti libri tra cui L’arte contro la censura. Cinque secoli di divieti e di resistenza (Beaux Arts Éditions, 2011);
Il “motivo” della “pera” nella caricatura: metodi di realizzazione ed impatto dal 1832 ad oggi con Fabrice Erre, disegnatore, storico e autore di Il regno della pera. Caricature dello spirito borghese da Luigi Filippo ad oggi (Champ Vallon, 2011);
Étienne Carjat Stéphanois la caricature del Secondo Impero con Bernard Rivatton, direttore del Musée du Vieux Saint-Etienne, e Thermeau Gerard Michel, presidente dell’Association Histoire et Patrimoine di Saint-Etienne.
Nel pomeriggio si è tenuta un’ultima conferenza che ha inquadrato la satira nell’ambito elettorale:
Tra satira e impegno: Charlie Hebdo e le elezioni presidenziali dal 1969 al 1981 con Stefhane Mazurier, storico, professore presso l’Università di Bordeaux, membro della redazione di Siné Mensuel e autore di Bête, méchant et hebdomadaire. Une histoire de Charlie Hebdo, 1969-1982 (Buchet-Chastel, 2009). 
Ha chiuso i lavori, infine, la tavola rotonda Le sfide e le limitazioni della vignetta satirica politica in Francia ed in Italia oggi con Franck Thénard Duviver, professore dell’Univerisità di Saint-Etienne, Giovanni Stranieri, professore dell’Università di Lione e i disegnatori Paolo Piccione, Coco e Buaer. Durante la discussione si è parlato delle – a volte grottesche – reazioni dei politici francesi ed italiani alle sferzate satiriche. Grande interesse ha suscitato, ad esempio, la querelle giudiziaria che nel 2006 vide protagonista Paolo Piccione al quale l’Amministrazione della sua stessa città natale chiese un milione di euro di risarcimento danni per una vignetta denominata “Coppa Coions”.
Dalle esperienze riferite dai tre artisti è venuto fuori un quadro a tinte fosche fatto di denunce, querele, minacce, censure ed editoria asservita al potere salvo poche eccezioni. Il confronto tra satira francese e quella italiana ha manifestato anche un diverso impatto sulla popolazione francese che si dimostra molto più affezionata e sensibile a questo genere d’arte rispetto a quella italiana. Il tutto in un mix di battute, gag, improvvisazioni e vignette realizzate in estemporanea e proiettate sul maxi schermo durante la discussione.
La vignetta di Paolo Piccione che ritrae Angela Merkel in tenuta nazista nell’intento di strappare il cuore ad un cittadino greco, suscitando una certa impressione per la “violenza espressiva”, ha dato la stura all’unico momento di forte ma composta disputa tra posizioni filotedesche e non, e sull’opportunità dell’uso di codici espressivi forti come i simbolismi e l’iconografia nazista.
Per il Salento il doppio orgoglio di aver avuto al tavolo dei lavori due conterranei entrambi originari di Manduria: il vignettista Paolo Piccione e il prof. Giovanni Stranieri.
 
 
Silvia Prontera










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