domenica 22 settembre 2024


18/04/2012 09:41:45 - Salento - Politica

Grillo aggiunge: «E pensare che lo abbiamo aiutato alle Regionali e dovrebbe ringraziarci, anche se poi ha fatto il contrario di ciò che aveva promesso in campagna elettorale»

 
Continua lo scontro a distanza tra Nichi Vendola e Beppe Grillo. Al presidente pugliese che lo aveva definito un “fenomeno mediatico”, Grillo ha mandato a dire: “Vendola va in televisione a dire delle supercazzole, per lui la politica è l’arte della complessità. E pensare che lo abbiamo aiutato alle regionali e dovrebbe ringraziarci, anche se poi ha fatto il contrario di ciò che aveva promesso in campagna elettorale».
«Li accuso di aver portato il paese alla fame. Per questo dobbiamo fare un processo pubblico per fare in modo che riportino tutti i soldi che si sono mangiati, fino all’ultima lira».
Lo ha detto, riferendosi ai partiti italiani e ai loro leader, Beppe Grillo durante un comizio elettorale a Borgomanero, nel Novarese.
«Dobbiamo fare una piccola Norimberga - ha aggiunto facendo riferimento ai processi ai criminali nazisti che si tennero nella città tedesca dopo la seconda guerra mondiale - al cui termine vedremo quale lavoro socialmente utile fargli fare».
Più tardi, rispondendo a una domanda dei giornalisti, il leader del movimento 5 stelle, ha precisato di parlare seriamente.
«Ci vuole - ha spiegato - un processo pubblico. Si tirerà a sorte una giuria di cittadini incensurati e determineremo come farci ridare tutti i soldi che hanno rubato e come indirizzarli a qualche lavoro sociale».
Gli esponenti del governo «devono andarsene immediatamente, subito» ha detto Grillo. Riferendosi ai partiti italiani, il leader del movimento 5 stelle ha aggiunto che «sono terrorizzati da un comico pazzo e da voi (rivolto alle circa mille persone che lo ascoltavano, ndr). Secondo loro siamo la terza forza politica del Paese. E ci chiamano “partito” per offenderci fino in fondo. Stanno studiando una soglia di sbarramento al 10 o al 12 per cento per lasciarci fuori, ma se fosse per me la vorrei, perchè rischiano di non entrare neanche loro».
«Dobbiamo rifarci Stato, i cittadini devono diventare istituzioni. Non si può mettere una croce su un simbolo e poi stare a guardare. Qualcosa bisogna rischiare tutti».










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