lunedì 30 settembre 2024


06/05/2009 20:30:22 - Manduria - Attualità

DENUNCIATA LA CONVIVENTE DI UNO DI ESSI

 
 
Continua l’attività repressiva posta in essere dai carabinieri della Compagnia di Manduria, diretti dal Capitano Luigi MAZZOTTA, che nella mattinata odierna, al termine di una specifica attività d’indagine già avviata da qualche giorno, hanno arrestato due fratelli originari di Bari, ma domiciliati nel centro messapico, B. D.  e B. P., rispettivamente di 56 e 48 anni. Nella circostanza i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, comandati dal Maresciallo Aiutante Francesco RECCIA, alle prime luci dell’alba, a seguito di una mirata perquisizione domiciliare presso le abitazioni contigue dei due congiunti, hanno rinvenuto all’interno di un terrazzo e dell’ortale dei due immobili occupati dai medesimi, circa nr. 120 piante di droga di varie dimensioni contenute in una ventina di vasi, 80 grammi della medesima sostanza già pronta all’uso, circa 650 semi da utilizzare nel corso della coltivazione; inoltre una ventina di munizioni per fucile calibro 12, parte di quest’ultime contenute all’interno di una delle due casseforti a muro presenti nelle abitazioni. Per una di esse, per la conseguente apertura, in assenza della chiave, è stato necessario anche l’intervento di una squadra del locale Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Manduria.
Singolare è stata la circostanza che all’inizio della perquisizione, a cui ha preso parte un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, il cane “Charon” condotto da uno dei militari opportunamente addestrato, una volta in casa, si è letteralmente precipitato nel bagno ficcando repentinamente il muso all’interno del water e recuperando abilmente una busta contenente circa 50 grammi di marijuana, di quella già pronta per lo spaccio, prima che questa andasse dispersa. Due arresti importanti che potrebbero segnare il passo all’attività di spaccio nel centro messapico, che vede coinvolti sempre più giovani, quest’ultimi provenienti anche dai centri limitrofi.  
I due arresti sono stati così associati alla Casa Circondariale di Taranto. Denunciata in stato di libertà la convivente di uno dei due fratelli, ritenuta anch’essa responsabile dei reati contestati ai due congiunti.











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