domenica 29 settembre 2024


30/04/2012 06:29:34 - Manduria - Attualitą

Due le richieste: la moratoria sul progetto e la deroga per sversare le acque affinate nella falda

 
Un protocollo d’intesa da sottoscrivere dai rappresentanti di ben dodici comuni (Manduria, Avetrana, Nardò, Porto Cesareo, Torre S. Susanna, Erchie, Maruggio, Oria, Sava, Torricella, Lizzano e Pulsano), per rigettare, con forza, la soluzione dello scarico a mare delle acque del depuratore consortile e per chiedere una moratoria alla Regione Puglia sul progetto.
Si innalza la protesta nel versante orientale della provincia di Taranto. Su iniziativa del Comitato di Avetrana contro lo scarico a mare, questa sera (alle 18), sindaci, amministratori e attivisti di ben dodici comuni si ritroveranno presso il camping Aurora (a poca distanza, ovvero, dal luogo in cui dovrebbe essere costruito il depuratore e dal tratto di costa scelto per lo scarico dei reflui), per esprimere nuovamente il dissenso verso la scelta della Regione Puglia.
«Lo scarico a mare porterà gravi e irreversibili conseguenze per la salute e per il turismo, con danni incalcolabili di natura economica, ambientale e sullo sviluppo del territorio» è riportato nel protocollo d’intesa. «Il sito del depuratore nascerebbe a ridosso della zona di espansione turistico-residenziale Urmo Bel Sito,frazionedi Avetrana. Lo scarico avverrebbe tra due riserve naturali, nella zona di più suggestiva bellezza della costa jonico-salentina, nel punto di maggiore interesse poiché patrimonio comunitario, come la Salina dei Monaci e il fiume Chidro.
Tutte le forze politiche si sono dichiarate favorevoli alla realizzazione del depuratore come opera pubblica, ma assolutamente contrarie allo scarico in mare e all’attuale sito in progetto. La zona in questione è oggetto di passeggiate a piedi e gite scolastiche per visitare la riserva naturale, attraverso un percorso naturalistico per ammirare la bellezza della flora e della fauna presenti, come fenicotteri rosa, cavalieri d’Italia e cigni».
I dodici enti che sottoscriveranno il protocollo ribadiscono che «la volontà deliberata dai Comuni non può e non deve essere disattesa o ignorata. Non si può procedere ad opere di tale portata contro la volontà popolare del territorio. Non si devono calpestare le speranze e le aspettative di tutti i cittadini che credono ad uno sviluppo turistico sostenibile già precedentemente avviato».
Due le richieste che saranno inoltrate alla Regione Puglia.
«Una immediata moratoria agli espropri, per esaminare e valutare attraverso il tavolo tecnico istituzionale, proposto da Pentassuglia, le proposte alternative riguardanti sia lo scarico in mare, che il sito del depuratore, affinché si possa giungere ad un soluzione condivisa. L’attivazione verso il Governo nazionale e gli organi competenti europei ad accogliere la richiesta di deroga allo sversamento delle acque reflue sanificate in falda per frenare la salinizzazione e la desertificazione del territorio pugliese».










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