domenica 29 settembre 2024


01/05/2012 10:06:03 - Manduria - Attualitą

E’ l’ennesimo furto al Comune: probabilmente ci penserà il commissario straordinario a dotare il municipio di un impianto di allarme?

 
Un furto di landruncoli alla ricerca di computer e di qualche spicciolo nella cassaforte, come d’altronde è già avvenuto con una certa frequenza nel recente passato? Oppure un furto commissionato da chi era alla ricerca di documenti “scottanti” all’interno dell’Ufficio Tecnico?
La città di Manduria si è divisa di fronte all’ennesima “visita” che ignoti hanno compiuto a Palazzo di Città nella notte fra sabato e domenica scorsi. Furti che ormai si verificano con una puntualità sorprendente, senza che nessuna Amministrazione abbia mai assunto dei provvedimenti tesi a scoraggiare i raid. Quali? Un sistema di antifurto, ad esempio, oppure un sistema di video sorveglianza collegato con un istituto di vigilanza oppure con le forze dell’ordine. Non trovando nessun tipo di ostacolo, i malviventi non incontrando difficoltà a penetrare, indisturbati, dalle aree retrostanti del municipio, che si affacciano nella zone del centro storico.
Negli ultimi anni ci sono stati due tipi diversi di “visite”: i raid dei vandali (in una circostanza spruzzarono la schiuma degli estintori all’interno della biblioteca, rischiando di danneggiare i volumi preziosi che sono custoditi), oppure quelli di coloro che entrano alla ricerca di oggetti di valore piazzabili sul mercato (computer, in particolare) o dei pochi soldi in contanti custoditi in una cassaforte che proprio tanto … forte non è, visto che ogni malvivente riesce a forzarla.
Ma il furto commesso nella notte fra sabato e domenica ha generato qualche perplessità. Oltre a fare razzia dei computer portatili e di circa 200 euro custoditi nella cassaforte, i malviventi hanno messo a soqquadro anche l’Ufficio Tecnico. Cosa cercavano? Può essere stato un furto su commissione di documenti “scottanti”, con i malviventi che hanno poi rubato altro solo per cercare di confondere le idee degli inquirenti sulla matrice dell’episodio?
C’è infatti chi lega questo furto alla presenza della commissione d’indagine che ha il compito di verificare se nella macchina amministrativa sia riuscita ad infiltrarsi la criminalità. Potrebbe esserci qualcuno che ha tentato di impedire che i componenti della commissione possano entrare in possesso di documenti compromettenti?
E’ la risposta che si attende dalla Digos e dalla Guardia di Finanza.










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