domenica 29 settembre 2024


01/05/2012 10:08:39 - Manduria - Attualitą

Alla manifestazione è intervenuto anche il consigliere provinciale Bartolo Punzi. Aspre critiche alla Regione, all’Aqp e a Vendola

 
Un protocollo d’intesa sottoscritto dai rappresentanti di ben undici comuni (Manduria, Avetrana, Nardò, Porto Cesareo, Torre S. Susanna, Erchie, Maruggio, Oria, Torricella, Lizzano e Pulsano), per rigettare, con forza, la soluzione dello scarico a mare delle acque del depuratore consortile e per chiedere una moratoria alla Regione Puglia sul progetto.
Si innalza la protesta nel versante orientale della provincia di Taranto. Su iniziativa del Comitato di Avetrana contro lo scarico a mare, ieri sera, sindaci, amministratori e attivisti dei comuni interessati, si ritrovati presso l’hotel Aurora (a poca distanza, ovvero, dal luogo in cui dovrebbe essere costruito il depuratore e dal tratto di costa scelto per lo scarico dei reflui), per esprimere nuovamente il dissenso verso la scelta della Regione Puglia.
Il summit, moderato dall’assessore di Avetrana Antonio Minò, è stato aperto dall’intervento del commissario straordinario di Manduria, Aldo Lombardi, il quale ha auspicato l’individuazione di una proposta alternativa comune da avanzare alla Regione.
Dagli altri interventi sono piovute aspre critiche alla Regione Puglia (definita “sorda, insensibile o con non ben identificati interessi”) e all’Acquedotto Pugliese.
«Non si può da un lato finanziare lo sviluppo del turismo e dall’altro, nella stessa zona, affossare definitivamente questo comparto» ha dichiarato il sindaco di Erchie Margheriti.
«Mi spaventa la prospettiva che due enti possano procedere con un progetto non condiviso da tutte le comunità, al di là delle differenze politiche» ha aggiunto il sindaco di Maruggio Chimienti. «La Regione intende vincolare decine di ettari di terreni che ricadranno nel Parco delle Dune di Campomarino, ma poi vorrebbe far riversare nelle acque della stessa costa i reflui della rete fognaria di 50.000 abitanti appena frullati. Questa mi pare la battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento».
L’assessore di Lizzano Alabrese ha portato la testimonianza di quanto sta accadendo nel proprio territorio, mentre il consigliere provinciale Punzi, parlando anche a nome di Florido, è stato categorico sulla necessità di modifica del progetto («Anche a costo di pagarlo direttamente noi»).
Sono intervenuti anche i sindaci di Torre Santa Susanna, Torricella e Avetrana, nonché l’ex sindaco di Manduria Tommasino.

«Mi meraviglio che il partito di Vendola si chiami Sinistra, Ecologia e Libertà, se poi impone una scelta contro la libertà della gente» ha affermato Tommasino, «e che violenta l’ambiente. Sinora abbiamo ascoltato solo promesse, slogan e chiacchiere».











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