lunedì 23 settembre 2024


04/05/2012 07:42:42 - Manduria - Politica

La proposta della consigliera provinciale Maria Teresa Alfonso: «Superiamo la fase di stallo azzerando il Consiglio di Amministrazione»

 
Parte politica e parte privata non trovano un accordo sulla presenza nel consiglio di amministrazione dei rappresentanti dei Consigli Comunali sciolti e l’attività del Gal “Terre del Primitivo” rischia la paralisi.
Le ultime riunioni del consiglio di amministrazione sono state caratterizzate da confronti decisamente … accesi fra le due parti. All’origine degli scontri dialettici pare vi sia l’episodio dal quale scaturì, qualche mese fa, anche una denuncia ai carabinieri: un presunto tentativo di richiesta di tangente, per il quale, su iniziativa dello stesso componente indicato come autore (che chiaramente si dichiara estraneo alla vicenda), è stata aperta una indagine dai carabinieri.
Sin qui l’antefatto. I rapporti fra il presidente e un componente del consiglio di amministrazione (un consigliere di Manduria, quindi ora decaduto dalla carica elettiva), si sono irrimediabilmente deteriorati. E ciò ha generato una sorta di conflitto all’interno del consiglio di amministrazione.
«Purtroppo, però, queste vicissitudini stanno condizionando il lavoro dell’ente» afferma la consigliera provinciale Maria Teresa Alfonso, componente del consiglio di amministrazione del Gal. «Da qualche mese ci si confronta continuamente su un articolo dello statuto, che regola la presenza nel consiglio di amministrazione dei consiglieri comunali decaduti dalla carica. Statuto che, per evitare di bloccare periodicamente i lavori con le surroghe dei consiglieri decaduti, consente loro di restare in carica sino alla fine del triennio di attività del Gal».
Nell’ultima riunione si è giunti alla contrapposizione fra blocchi.
«Per superare questa delicata fase, io ho proposto le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione e, quindi, una nuova nomina» rende noto Maria Teresa Alfonso. «La parte privata, che detiene la maggioranza sia come quote sia come numero di presenze nel consiglio di amministrazione, non dovrebbe avere alcuna difficoltà a farsi rieleggere. Per quanto riguarda la parte politica, si sarebbe poi trovata un’intesa secondo i nuovi equilibri esistenti. In fin dei conti, sono solo 4 i politici presenti, e una delle poltrone spetta di diritto a Manduria. Stranamente, ad opporsi alla mia proposta (votata anche dal sindaco di Avetrana De Marco e dal rappresentante di Manduria), è stata proprio la parte privata».
Disponendo della maggioranza in consiglio di amministrazione, la parte privata ha deliberato di dare il via all’iter di modifica dello statuto: si intende far cessare dalla carica del Gal tutti i rappresentanti politici dei consensi che si sono sciolti.
«Ora si rischia il blocco dell’attività dell’ente per alcuni mesi. Le dimissioni di tutto il CdA, invece, consentirebbero di demandare ogni decisione all’assemblea, che potrebbe decidere in brevissimo tempo e si potrebbero bloccare tutte le polemiche scatenate negli ultimi mesi».










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