domenica 29 settembre 2024


07/05/2012 06:58:41 - Manduria - Attualità

La vista nell’ambito del gemellaggio con i coetanei dell’istituto “Einaudi” di Manduria

 
Casal di Principe è ormai, per tanti, una sorta di clichè. Una sorta di griffe, negativa, che marchia un’intera cittadina, nota, non solo in Italia, perché hanno “regnato” a lungo il boss Nicola Schiavone e il suo clan, definito, appunto, dei Casalesi.
Ma la realtà, da qualche anno, è molto diversa. Istituzioni (con la scuola in prima fila) e giovani combattono le organizzazioni camorristiche. Le istituzioni smantellando il clan e confiscando e riutilizzando per fini sociali i beni della camorra. La scuola cercando di recuperare dalla “strada” e dalle deviazioni i ragazzi più a rischio. I giovani impegnandosi nel rispetto delle regole e nella diffusione dei principi della legalità.
Una realtà diversa dagli stereotipi comuni, che gli studenti dell’istituto tecnico “Einaudi” di Manduria, guidati dalle docenti Anna Maria Marotta e Cosima Saracino e dall’esperto esterno del progetto, lo scrittore manduriano Omar Di Monopoli, hanno potuto constatare di persona circa un anno fa.
«Quando abbiamo saputo di essere stati gemellati con l’istituto “Carli” di Casal di Principe indubbiamente alcuni di noi e alcuni genitori degli studenti del gruppo abbiamo espresso qualche perplessità: Casal di Principe è un paese che, per come viene costantemente descritto attraverso i mass media, incute timore» ammettono due delle ragazze del gruppo, Flavia e Federica. «Ma abbiamo avuto modo di incontrare questi ragazzi e conoscere una realtà diversa. Abbiamo ricevuto una splendida accoglienza dalle famiglie dei nostri coetanei. Inoltre abbiamo constatato come tanti beni confiscati alla camorra siano ora riutilizzati per fini sociali. All’esterno di ognuno di questi beni vi sono appese delle forme serigrafate di uomini, sulle quali sono stampate delle scritte che invitano a rispettare la regole e a opporre resistenza alla camorra».
Anche i docenti della scuola di Casal di Principe sono in prima linea.
«Abbiamo visto i nostri colleghi che girano per i bar con le loro auto e cercano di convincere i ragazzi a frequentare almeno le attività pomeridiane» aggiunge la prof.ssa Saracino. «E’ fondamentale che stiano lontani dai rischi delle devianze».
Nella prossima settimana gli studenti di Casal di Principe ricambieranno la visita. Saranno a Manduria per tre giorni e giovedì prossimo, alle 18, vi sarà la cerimonia di accoglienza ufficiale nel salone comunale, nel corso di un convegno il cui tema sarà “Fieri di essere liberi”. Una curiosità: il commissario prefettizio Aldo Lombardi ha svolto in passato anche stessa carica anche a Casal di Principe.










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora