domenica 29 settembre 2024
Amati ha ribadito la disponibilità a integrare il progetto. Ci chiediamo: perché non ha fatto nulla da settembre (quando lo promise in Consiglio) ad oggi?
«Il Comitato manduriano “Noscaricoamare”, dopo aver saputo della pubblicazione
dell’avviso di gara da parte di A.Q.P. per la costruzione del.jpg)
depuratore consortile Sava, Manduria e marine di Manduria, ha deciso di ricontattare l’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, per riprendere il discorso già avviato nell’incontro avuto in precedenza in Regione.
depuratore consortile Sava, Manduria e marine di Manduria, ha deciso di ricontattare l’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, per riprendere il discorso già avviato nell’incontro avuto in precedenza in Regione. L’assessore Amati ha risposto, ribadendo la disponibilità ad integrare il progetto del depuratore con soluzioni concordate che, sulla base del riuso, rendano lo scarico a mare una mera soluzione di emergenza.
Il Comitato, pur riconoscendo un passo di miglioramento nel progetto originario di A.Q.P., rimane comunque fermamente dell’avviso che lo sversamento dei reflui depurati potrà e dovrà avvenire eliminando completamente la condotta sottomarina.
Pertanto, il comitato “Noscaricoamare” continuerà a lavorare in tale direzione, oltre che per l’indispensabile riuso in agricoltura delle acque depurate, ed invita quanti vogliano collaborare per questi obiettivi ad unire le loro forze, pensando solo al bene della comunità. Si ritiene infatti che le soluzioni alternative da proporre alla Regione debbano essere effettivamente realizzabili.
A questo proposito si condivide il parere di quanti riconoscono che, fino ad oggi, non si siano fatti molti passi avanti nel richiedere solo “il diritto alla migliore tecnologia disponibile”.
Per questo motivo, il Comitato plaude all’iniziativa istituzionale del 30 aprile scorso, che ha avuto la finalità di far convergere la volontà congiunta di oltre dieci Comuni limitrofi che si sono espressi affinché lo scarico dei depuratori non sversi in mare.
E’ necessario, ora più che mai, concentrare gli sforzi per scongiurare il pericolo e non disperdere le energie».
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