domenica 29 settembre 2024


25/05/2012 14:52:51 - Manduria - Attualitą

Contro ogni forma di violenza e per la verità, pilastro della legalità e della democrazia

 
Un fiaccolata composta e silenziosa ha attraversato ieri sera corso XX Settembre, la principale via di Manduria, per ricordare il tragico attentato di Brindisi di sabato scorso. Alcune centinaia di cittadini (non moltissimi a dir la verità), tra i quali studenti, rappresentanti di associazioni e di partiti, e, in apertura del corteo, accanto a padre Gabriele Meccariello, anche dell’Associazione dei Caduti di Guerra e dell’Associazione Sottufficiali, entrambe con le rispettive bandiere listate a lutto, hanno voluto far partire dalla città messapica un messaggio di cordoglio e di solidarietà alle vittime dell’efferato episodio.
Nessuna etichetta politica, nessun colore, solo solidarietà e condivisione di un muto dolore. Una fiaccolata per dar voce a quelli che dovrebbero essere gli ideali di tutti: una vita contro mafia e terrorismo, una vita per la democrazia.
«Melissa vive dentro ogni fiaccola che abbiamo acceso» è stato il commento di uno dei ragazzi che ha partecipato al corteo. «Con questo corteo intendiamo abbracciare idealmente la città di Brindisi e la famiglie la cui quotidianità è stata stravolta dalla bomba esplosa davanti alla scuola Morvillo Falcone, dove ha perso la vita la studentessa Melissa Bassi».
Ancora più ferma la presa di posizione di un adulto che ha voluto prender parte alla fiaccolata.
«Chiunque pensi di perseguire la strategia della paura sarà sconfitto».
Il corteo, dopo aver percorso tutto corso XX Settembre e aver costeggiato piazza Garibaldi, ha raggiunto piazza Vittorio Emanuele. Sotto il monumento ai Caduti (scelta non casuale per commemorare la vittima dell’atroce attentato), è stata ricordata, anche attraverso la proiezione di alcune foto, la giovane studentessa di Mesagne.
«E’ stato un episodio crudele e brutale, che accresce il dolore e invita al silenzio e alla meditazione» ha affermato padre Gabriele Meccariello, cui è stato affidato il compito di indurre alla riflessione i presenti. «Ora Melissa è in Paradiso e può vivere la gioia eterna di Dio. Ma Melissa è anche con noi e fra noi. Ci sprona a continuare a vivere la vita. A lei chiediamo di pregare per noi, per tutti quei giovani che hanno perso il senso della vita. La nostra speranza è si possano finalmente asciugare le lacrime che genera la violenza e che la brutalità del mondo scompaia dall’esistenza terrena. Mi viene in mente il quadro che sta nella mia chiesa, in cui San Michele Arcangelo schiaccia il male. Male che potrà essere vinto quando trionferà la legalità, la verità, la libertà. Vorrei infine rivolgere un pensiero ai genitori di Melissa, sconvolti da una perdita così brutale della loro unica figlia».
Infine un bambino, a nome di tutti i coetanei che hanno aderito alla fiaccolata, ha letto delle brevi considerazioni, auspicando una società nuova, composta da gente umile e pulita.

 











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