domenica 29 settembre 2024


26/05/2012 11:12:06 - Manduria - Attualitą

Da un lato c’è la rassicurazione che l’Ostetricia di Manduria non chiude; dall’altro si conferma che tutti i punti nascita con meno di 1.000 parti all’anno chiuderanno. A che gioco giochiamo?

 
«Non c’è la necessità di chiudere i reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Manduria e Grottaglie. Ma se proprio occorre un sacrificio, allora si inizi da Grottaglie: il “Giannuzzi” è stato già chiuso per una volta».
Parti politiche (erano presenti i sindaci di Avetrana, Fragagnano, Lizzano e Torricella), esponenti dei partiti (in particolare di Manduria), dipendenti ospedalieri e attivisti del comitato “Pro Marianna Giannuzzi” fanno blocco contro l’ipotesi paventata dal direttore generale della Asl Jonica, Fabrizio Scattaglia.
Nel corso della mobilitazione di ieri mattina si coglieva, in particolare, la rabbia dei dipendenti del “Giannuzzi”, che temono il ridimensionamento della struttura, provvedimento che striderebbe contro le indicazioni del Piano di Rientro ospedaliero.
«Temiamo che la politica finirà per mettere lo zampino anche in questa vicenda, che è invece prettamente tecnica» hanno sostenuto i dipendenti all’interno del piazzale dell’ospedale. «Sarà un caso che l’ex assessore Fiore si è dimesso? Lui sostenne che se la politica avesse interferito un’altra volta la mano in scelte tecniche, non avrebbe esitato a lasciare l’incarico…».
Tanta la delusione per gli impegni non mantenuti.
«Da quattro anni sono fermi i lavori per la ristrutturazione di Ostetricia e Ginecologia. I lavori per la Terapia Intensiva sono iniziati, ma sono stati subito sospesi. Questi rallentamenti saranno casuali, oppure sotto c’è un preciso disegno che potrebbe portare alla chiusura del “Giannuzzi”?».
Il direttore sanitario Francesco Menza ha poi accettato di ricevere i sindaci e rappresentanti politici presenti, nonché una delegazione del comitato “Pro Giannuzzi”.
«Qui dentro non si prendono decisioni» ha immediatamente chiarito il dott. Menza. «Io ho sempre difeso l’ospedale manduriano e sto male quando noto che alcuni lavori sono fermi da quattro anni. Vorrei poi precisare che non è stata decisa alcuna chiusura. Siamo a livello di ipotesi».
Nel confronto che si è svolto all’interno della direzione sanitaria è emersa, anche se con sfumature diverse, una posizione unanime a difesa dall’ospedale e contro le interferenze della politica.
«Ci sono delle direttive regionali ben precise, che attendono di essere attuate» è stata, in sunto, la richiesta dei presenti. «Quelle direttive sono chiare. Manduria, per i tanti motivi più volte indicati, non deve essere penalizzato».
Nel corso degli interventi, il consigliere provinciale Bartolo Punzi ha comunicato di aver appreso che, finalmente, il tavolo tecnico regionale dei lavori pubblici ha sbloccato i fondi per l’ultimazione dei lavori al reparto di Ostetricia del “Giannuzzi”. Ma ora occorrerà espletare una nuova gara per individuare la ditta cui affidare l’opera (la precedente era fallita).
I sindaci e una delegazione del comitato sono stati poi ricevuti dal direttore della Asl tarantina Scattaglia. Da un canto c’è stata la rassicurazione che Ostetricia di Manduria non chiuderà. Dall’altro è emerso che tutti i punti nascita con meno di 1.000 parti all’anno chiuderanno. Ma, in questa situazione di estrema precarietà, come potrebbe Manduria raggiungere 1.000 parti all’anno?










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