lunedì 23 settembre 2024


08/06/2012 07:04:07 - Manduria - Politica

Volano gli stracci: «E’ l’ultima porcheria politica: non possiamo restare in un partito in cui prevale la logica dei potentati»

 
Un assessore provinciale (Francesco Massaro), due consiglieri provinciali del versante orientale della provincia (Bartolo Punzi e Giuseppe Turco), il segretario di Manduria (Emiliano Pacifico), i coordinatori dei due circoli di Manduria (Fabrizio Mastrovito e Luigi Nardelli) e l’80% degli attivisti della città messapica ha abbandonato, da ieri sera, il Pd. Lo hanno fatto sbattendo la porta, disgustati per il “colpo di mano” sui tagli alla sanità dell’assessore regionale Pelillo e l’assessore provinciale Mancarelli, che insieme al capogruppo provinciale Santoro si sono recati a Bari martedì scorso, riuscendo ad evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Grottaglie e condannando alla dismissione, conseguentemente, quello dell’ospedale di Manduria.
«E’ l’ultima porcheria politica consumata all’interno di un partito che non riconosciamo più come nostro» sono state le durissime parole di Emiliano Pacifico in apertura di conferenza stampa. «Abbiamo sperato, sino all’ultimo momento, che la ragione potesse prevalere sulla logica della forza dei potentati politici. Avevamo esposto al consigliere regionale del Pd Romano e al segretario regionale dello stesso partito Blasi le ragioni della nostra richiesta. Ragioni che vanno ricercate alle precarie vie di comunicazione fra Manduria e il capoluogo e al fatto che il “Giannuzzi” serve un’utenza di un’ampia area geografica. Ci era stato assicurato che la provincia di Taranto avrebbe ricevuto una deroga e quella deroga sarebbe stata accordata a Manduria, perché i dirigenti dei due partiti avevano ben compreso la situazione. Poi è arrivato il colpo di mano».
Durante la conferenza stampa di ieri sera sono state fatte notare anche alcune contraddizioni della delibera regionale.
«Stamani chiederemo al commissario prefettizio di Manduria di impugnare tale delibera perché contiene vizi. Vorremmo capire» ha sostenuto Pacifico, «perché per Scorrano è stata prevista una deroga in quanto si tratta di un ospedale che serve un’ampia area geografica e perché a Manduria tale deroga è stata negata. Vorremmo capire perché quando si tratta di trasferire la Lungodegenza da Taranto a Grottaglie si parla di un ospedale, il “San Marco”, che deve essere un appendice di quello del capoluogo, mentre quando si tratta di stabilire l’ubicazione dei Punti Nascita questo rapporto viene meno».
Durissimo anche il consigliere provinciale Bartolo Punzi, peraltro proprio medico del reparto di Ostetricia e Ginecologia.
«Pelillo sostiene che l’ospedale di Manduria era indifendibile. Però non tiene conto che da cinque anni questo reparto era stato confinato in un’area di un altro servizio ospedaliero a causa di lavori iniziati e subito sospesi. Non tiene conto di cinque medici persi in quattro mesi. Non tiene conto che già ad ottobre il reparto era stato chiuso per un mese e mezzo. Non tiene conto che a Grottaglie più della metà dei 780 parti sono cesarei. Non tiene conto che solo a Manduria si effettuavano i parti in analgesia. Siamo stanchi di essere considerati come i cittadini di serie B dalla Regione Puglia, che continua a martoriare questo territorio: vogliono sopraelevarci la discarica (che riceve i rifiuti di ben 17 comuni della provincia), vogliono distruggerci il mare, permettendo lo scarico del depuratore, ci stanno gradualmente chiudendo l’ospedale».
L’assessore provinciale Francesco Massaro, chiedendo insieme a tutti gli intervenuti la ridiscussione della delibera regionale, ha poi annunciato di aver già comunicato a Florido la sua decisione di lasciare il Pd («Non possiamo rimanere in un partito in cui prevalgono certe logiche»), mentre l’ex vice sindaco Gregorio Dinoi ha auspicato manifestazioni di protesta di piazza.
Sempre ieri si è appreso che si sono sospesi tutti i consiglieri e tutti gli organi dirigenziali del Pd di Avetrana e Maruggio.










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