lunedì 23 settembre 2024


11/06/2012 07:03:45 - Manduria - Politica

«E’ necessario che si passi all’azione giudiziaria e che la vicenda si porti davanti al giudice amministrativo (TAR)»

 
Anche la Federazione della Sinistra di Manduria favorevole all’impugnazione della delibera regionale contenente gli ultimi provvedimenti in materia di sanità
«Il “riordino” nella nostra Regione ha prodotto il tanto temuto ridimensionamento dell’ospedale di Manduria con, in particolare, la soppressione del reparto di Ostetricia e Ginecologia» sostiene la segreteria del partito. «La mobilitazione dei cittadini (non solo manduriani), delle forze politiche e delle associazioni non hanno sortito l’effetto di ottenere un ripensamento da parte della Regione Puglia. Adesso è il tempo di trarre le conclusioni, perchè la vicenda nel suo complesso ha provocato un vero e proprio terremoto politico. Premesso che la difesa del Punto Nascita in Manduria non era e non è una questione campanilistica, ma una più che logica e razionale esigenza di rendere fruibile ed efficiente un servizio ad un più vasto territorio oltre Manduria, la prima cosa che sorprende è che proprio su questo punto sembrava non esserci ombra di dubbio da parte di tutti, compresi i responsabili della sanità anche a livello regionale. Tanti e tali nel corso di questi ultimi mesi sono stati i proclami, ma anche gli atti formali, che pontificavano la necessità indiscutibile di mantenere il Punto Nascita di Manduria, da far apparire la delibera 1.110 come una beffa consumata nei confronti di una intera comunità e dei suoi stessi esponenti politici».
Poi c’è un commento più prettamente politico all’accaduto.
«La Federazione della Sinistra aveva già preconizzato quanto si stava consumando: interessi politici (ben evidenti) gestivano la vicenda. Chi in buona fede riteneva che una veemente protesta potesse sortire l’effetto di un ripensamento sulla vicenda, che si doveva sostanziare semplicemente nel mantenimento di una geografia razionale del servizio sanità nella provincia di Taranto, ha dovuto subire lo smacco. In tal senso le decisioni assunte dai vertici del PD manduriano (già auspicate in un nostro precedente intervento) sono coerenti e condivisibili. Ora, però, la vicenda non deve ristagnare. E’ necessario che si passi all’azione giudiziaria e che la vicenda si porti davanti al giudice amministrativo (TAR) perchè si pronunci sulla delibera di Giunta Regionale per gli evidenti profili di illegittimità che essa presenta in relazione alla tutela del diritto alla salute nell’ottica dello sviamento ed eccesso di potere da parte degli organi regionali».










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