domenica 29 settembre 2024


04/07/2012 08:02:57 - Manduria - Attualitą

La strada Regionale 8 è inutile e dannosa»

 
«Risposta alle controdeduzioni del progettista sulle ns. osservazioni, ai sensi del Dlgs n° 152/2006 e s.m.i., in relazione al progetto di costruzione di “Strada litoranea interna, regionale 8 e della connessa viabilità minore”
 
         Le associazioni in calce indicate, in relazione all'oggetto, intendono rispondere alle controdeduzioni del progettista sui seguenti punti:
        
-       INUTILITA' DELL'OPERA: il progettista risponde che la zona soffre di mancanza di accessibilità e quindi non può sviluppare il turismo. Affermazione non veritiera perché ciò che manca non sono le strade d'accesso (anche se le esistenti potrebbero e dovrebbero essere migliorate e messe in sicurezza), ma le infrastrutture atte alla ricezione, intrattenimento, sport, cultura. Anzi, un ulteriore sfregio( di oltre 40 metri di larghezza totale per circa 14 e non otto come asserito dal progettista) come quello che si vuole attuare danneggerebbe ulteriormente il poco turismo che c'è. L'assunto per cui la Regionale 8 migliorerebbe la fruizione del lungomare è poi assurdo poiché Litoranea e S.P. 141 (e quindi la Reg. 8 che ricalcherà grossomodo il suo percorso) sono e saranno sempre strade dalla diversa vocazione: una turistico-panoramica ed una di collegamento ed a scorrimento veloce. E mentre della prima c'è sempre più richiesta la seconda è da sempre pressoché inutilizzata l'estate e totalmente deserta il resto dell'anno. Inoltre, nonostante quanto affermato dal progettista la costituenda Strada Panoramica Parco delle Dune non risulta al momento oggetto di finanziamento e quindi tutti i miglioramenti prospettati solo al meglio ipotetici.
-       DANNOSITA' DELL'OPERA: Il tracciato previsto va ad intersecare, nella nostra provincia, la fascia più interessante dal punto di vista paesaggistico-naturalistica dell'area ionico salentina per la presenza di ulivi ultrasecolari, macchia mediterranea, boschi vincolati, vedute panoramiche, muretti a secco, masserie fortificate e fauna autoctona. Tale ecosistema costituisce un tutt'uno che verrebbe stravolto in maniera irreversibile dalla proponente opera. Si ritiene altresì che le opere di mitigazione proposte dal progettista in prossimità di monumenti storici come la Masseria Marina, che prevedono l'introduzione di specie estranee all'ambiente mediterraneo (crataegus pyracantha) siano fuori contesto e dimostrano il poco approfondimento delle tematiche paesaggistiche. Come lo stesso progettista ammette i dati di georeferenziazione effettuati dalla Regione Puglia sugli ulivi interessati non sono attendibili, quindi non è possibile dedurne esattamente il numero. Inoltre è risaputo che un procedimento di espianto e successivo reimpianto ha conseguenze negative su una importante percentuale di piante sottoposte al procedimento.
         In ultimo, sempre come ammesso dal progettista, la Carta del Rischio Archeologico compilata dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici individua come ALTO il rischio di intercettare strutture antiche durante i lavori. Il fatto che ciò, a termini di legge, non precluda la possibilità di realizzare i lavori non preclude neppure ai sottoscritti la libertà di considerare inopportuno e dannoso interferire con tali siti per la costruzione di un opera che riteniamo INUTILE.
-       AREE PERCORSE DAL FUOCO: Vi sono nella zona oggetto dei lavori numerose ed ampie zone colpite frequentemente, di cui abbiamo evidenza, anche se non perimetrate. Tuttavia, come sancito dal Consiglio di Stato, l'identificazione da parte del Comune delle aree nel Catasto Incendi ha funzione unicamente dichiarativa e non costitutiva. Il vincolo quindi è operante ex-lege.
-       RISCHIO IDROGEOLOGICO: Il parere fornito dall'Autorità di Bacino è PRELIMINARE in quanto la stessa si è riservata di pronunciarsi ad avvenuta visione degli elaborati progettuali definitivi. Inoltre il parere espresso, anche se unanimemente, dal Consiglio Comunale di Maruggio non ha valore tecnico in quanto espressione di un organo politico e non tecnico-scientifico.
        
         Ci esimiamo infine dal giudicare il tono delle risposte date alle osservazioni di noi tutti dal progettista, ma ci limitiamo a dire che più volte si è sfiorata l'offesa personale tacciando di incompetenza, pressapochezza e giudizi preconcetti persone che hanno come unici interessi la tutela del proprio territorio e l'evitare lo spreco di denaro pubblico».
 
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