domenica 29 settembre 2024


16/07/2012 08:56:37 - Manduria - Attualitą

«La prossima impresa? Stare in acqua più di 20 ore consecutive»

 
L’eco della sua impresa è rimbalzata in quasi tutto il mondo. Ne hanno parlato in Australia, in Brasile, nel nord dell’Europa e, persino, in Uganda e nel Sudan. Un risalto forse inaspettato a questo livello per un’impresa che non è solo sportiva. Ma che, anzi, si è servita dello sport per lanciare un forte messaggio sociale.
A distanza di pochi giorni dalle sue venti ore consecutive a 9 metri di profondità, al largo di Santa Caterina, Paolo De Vizzi, che ieri ha festeggiato il suo 38esimo compleanno, riflette sul suo gesto e già medita altre performance per il futuro.
«Non ho mai avuto dubbi sul rischio di non farcela» ci racconta il sub disabile di Manduria. «Sono sempre stato convinto delle mie possibilità, anche grazie alla rigorosa preparazione cui mi sono sottoposto: il mio staff mi ha prescritto una tabella in cui era indicata l’alimentazione che avrei dovuto seguire, ma ho fatto anche lavoro in palestra e sedute con psicologo, fisioterapista e massaggiatore. Ho captato in qualcuno il dubbio, mai confessato, che non potessi farcela. Ma sono stato sempre sereno, pur avendo la giusta dose di adrenalina. Serenità che mi ha consentito di consumare meno aria».
Venti ore (dalle 16 del sabato alle 12 della domenica) sono volate via.
«Alle 12 della domenica, al momento di uscire fuori dall’acqua, mi è sembrato che il tempo fosse trascorso troppo velocemente. Quasi mi dispiaceva venir fuori. Cosa ho fatto in tante ore? Innanzitutto non sono mai stato solo. Ogni due ore si alternavano gli assistenti. Con loro ho giocato a dama e ho fatto foto. Ma ho anche mangiato (le banane e una scamorza) e bevuto (caffè, Coca Cola e spumante). Ma l’emozione più grande è arrivata da una seppiolina … coccolona. Giù sono sempre stati accesi dei fari e la luce ha richiamato pesci e tantissimi paguri. L’incontro speciale è stato quello con una seppiolina. Prima si è avvicinata, ma ha dimostrato una certa diffidenza. Poi si è lasciata andare. E’ venuta nel palmo della mia mano e si è lasciata accarezzare a lungo. Una sensazione meravigliosa».
Paolo, che vuol ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della sua impresa (compresi gli istruttori e assistenti: Andrea Costantini, Matteo Ciccarese, Alberto Liturri, Irene Demitri, Francesco De Vitis, Deborah Bisci, Andrea Casini, Francesca Notaro, Antonio Marra, Tiziana Tortora, Alex Gubello, Paolo Mazza e Roberto Volturi), scruta il futuro.
«Presto la trasmissione “Linea Blu” di RaiUno mi dedicherà un servizio. In primavera dovrei poi raccontare la mia storia in un’altra trasmissione a me dedicata, sempre di Rai Uno. Il prossimo record? Il prossimo anno vorrei tentare di resistere in acqua per più di 20 ore. Intanto, durante quest’estate, continuerò ad immergermi, toccando la profondità di 60 metri per ammirare lo splendido corallo nero che sta al largo della costa salentina».










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