domenica 29 settembre 2024


01/08/2012 22:51:18 - Manduria - Attualitą

«Chi ha fatto e farà si saprà, chi non ha fatto e non farà non potrà continuare a nascondersi ai cittadini manduriani, lasciati soli a combattere per il loro territorio»

 
«Sulla vicenda del depuratore sono circolate, di recente,strane bugie sulle quali il Comitato “Noscaricoamare”non intende sorvolare.
Occorre ricordare a qualcuno che il Comitato è nato come associazione spontanea di cittadini contro la decisione della regione di recapitare i reflui del depuratore nelle acque costiere di Specchiarica. Complici di questa decisione sono state le precedenti amministrazioni comunali che hanno siglato il protocollo d’intesa contro cui si sono infranti i successivi ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, avanzati dall’ultima amministrazione.
In tale compromessa e difficile situazione, il Comitato ha raccolto firme, promosso manifestazioni, inoltrato proteste, avvalendosi di tutti i moderni mezzi di comunicazione.
Nei convegni di Avetrana e Manduria-Fiera, è stato invitato come relatore il prof. Mario Del Prete, che, quale esperto in materia geo-ambientale con qualifica accademica, ha spiegato le ragioni scientifiche del recupero dei reflui in agricoltura e come barriera contro l’intrusione marina, eliminando l’inutile quanto dannoso scarico in mare. Queste ragioni sono state illustrate all’assessore Amati in un incontro a Bari promosso dal comitato e successivamente su richiesta dello stesso assessore regionale è stato inviato un rapporto scritto sul fabbisogno idrico della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) manduriana e sullo stato di impoverimento delle risorse idriche profonde.
La proposta dei tecnici del Comune non è mai stata messa a confronto con la proposta del Comitato fino all’incontro alla Regione promosso dal Commissario Straordinario di Manduria, Dott. Aldo Lombardo su richiesta del Comitato Noscaricoamare. Solo in questa occasione vi è stata una  breve illustrazione dell’ing. Delli Santi con la soluzione di recapito finale in trincea drenante per l’”innaffiamento”di “future” strutture sportive nei terreni della Masseria Marina, da cedere in concessione ad un privato sottoforma di Project financing.
La soluzione delle trincee drenanti è stata subito contestata dai tecnici dell’AQP per la loro scarsa efficienza a medio termine in quanto, una volta “sporcato”, il materiale drenante deve essere asportato e confinato in discarica per rifiuti speciali, con spese eccessive.
Dopo la riunione di Bari, il prof. Del Prete ha riferito in Comitato che:
1)     si è astenuto dall’esprimere il proprio pensiero sulla proposta dei tecnici comunali per evitare alla città di Manduria di apparire ancora una volta divisa nelle proposte;
2)     l’osservazione di tecnici dell’AQP sulle ormai desuete trincee drenanti non regge alcun confronto con la proposta alternativa del Prof. Del Prete di barriere di pozzi cavi in zona insatura che mantengono la loro efficienza a lungo termine;
3)     l’”innaffiamento” delle strutture sportive, a vantaggio di un privato, è un madornale e pericoloso errore per la conseguente privazione di acqua d’irrigazione con una SAU che ha un fabbisogno idrico di oltre 2.700.000 m³/a ;
4)      il fabbisogno idrico della SAU è tale da superare di gran lunga il volume dei reflui prodotti, per cui, con una saggia distribuzione, come già succede a Fasano, potrebbero arrivare in mare volumi di reflui talmente trascurabili da non giustificare la spesa della condotta sottomarina;
5)     l’assessore Amati ed i suoi uffici tecnici si trincerano in modo eccessivo sugli aspetti di legge riguardanti lo scarico su suolo ed in falda, attribuiti erroneamente ai pozzi in zona non satura, con argomentazioni non convincenti;
6)     un’azione politica forte (che continua ad essere totalmente assente nel territorio di Manduria) ha ottime probabilità di riuscita per modificare, anche in corso d’opera, un progetto che colpisce e l’ambiente e l’economia agricola e turistica manduriana e di zone limitrofe;
7)     le risorse per costruire la condotta possono essere utilmente impiegate per la rete irrigua, senza attivare il lungo e difficile iter dei fondi POR.
Questi i fatti, queste le strategie del Comitato in seno al quale non è mai stata fatta politica elettoralistica per il rispetto delle diverse anime che vi aderiscono. I professori Del Prete e Caliandro sono stati invitati come tecnici di alta specializzazione in campo ambientale ed agronomico, chi li contesta o ignora i fatti o ancor peggio è in malafede.
E’ stato fatto tutto il possibile sul piano delle argomentazioni tecniche. La documentazione raccolta è a disposizione dei cittadini e di tutte le forze politiche. Chi ha fatto e farà si saprà, chi non ha fatto e non farà non potrà continuare a nascondersi ai cittadini Manduriani, lasciati soli a combattere per il loro territorio».
 
Il Comitato “Noscaricoamare” di Manduria










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