domenica 29 settembre 2024


17/08/2012 06:59:28 - Manduria - Attualità

I pernottamenti in tenda lungo gli arenili, con relativi scempi ambientali, ma anche qualche esempio di rispetto delle spiagge

 
Ferragosto tutto sommato tranquillo lungo l’ampio tratto rivierasco mandurino. Vigilia, come al solito frenetica, con l’immancabile bagno a mezzanotte in spiagge tradizionalmente affollate sino all’alba.
Non sono mancate, anche quest’anno, le tende sugli arenili: centinaia di ragazzi (fra loro anche diversi adulti), contravvenendo ad una specifica ordinanza del Comune di Manduria), hanno trascorso la notte della vigilia e il mattino seguente accampati sulle spiagge. Al mattino dopo, anche quest’anno, evidenti le tracce del pernottamento: rifiuti di ogni genere e resti di falò lasciati un po’ ovunque da chi ha ancora una volta dimostrato scarso rispetto verso l’ambiente, anche se lo “scempio” (per il quale sono dovuti intervenire gli operai dell’azienda che ha in appalto la gestione del servizio igienico) è sembrato leggermente più contenuto rispetto al passato prossimo.
La festa, fra fuochi d’artificio accesi un po’ in ogni dove, è proseguita sino alla tarda serata di mercoledì, giornata caratterizzata anche dai riti religiosi in onore della Madonna (funzioni religiose e processioni)..
Della giornata che segna il clou dell’estate, vogliamo segnalarvi due episodi significativi. Un nostro lettore ci ha segnalato che in via delle Tuberose (una strada che porta al mare a qualche decina di metri dal complesso turistico “Hotel dei Bizantini”), nella giornata di Ferragosto, su un muro attiguo alla passerella che consente di arrivare sino all’arenile è comparso uno striscione che invita i bagnanti ad un comportamento civile. “Benvenuto, qui non ti rifiuto” la frase riportata sullo striscione. Esplicito l’invito a non abbandonare i rifiuti in spiaggia partito da chi, evidentemente, ha a cuore la spiaggia, che resta un bene di tutti.
Il rovescio della medaglia nei pressi della spiaggia di Specchiarica.
«Migliaia di persone hanno plaudito alla protesta della Lega Navale di Torre Colimena contro lo scarico a mare del depuratore» ci scrive un altro lettore. «Un gran segno di civiltà e amore per la propria terra. Tuttavia rimango stupito che quelle stesse persone non si siano accorte (o hanno finto di non vedere) che alle proprie spalle, un canneto è stato quasi cancellato, prima dalle fiamme a luglio e adesso ricoperto di macerie (tra cui scarti di “amianto”). In pieno giorno una pala meccanica ha spianato scarti di case demolite, preventivamente scaricati da alcuni camion, su un canneto su fondo sabbioso a ridosso di un piccolo corso di acqua. Lo scempio non si è fermato e ignoti continuano a scaricare macerie sul canneto che presto diventerà … un parcheggio per gli automobilisti. Dobbiamo proteggere il mare. Proteggiamo anche la macchia mediterranea dagli incendi, dallo scarico illegale di materiali inerti».










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