domenica 29 settembre 2024


25/08/2012 19:10:25 - Manduria - Attualità

Scende in campo anche il WWF regionale

 
«Scaricando i reflui nelle aree di pregio ambientale della costa tarantina, si distrugge l’ecosistema costiero. Le politiche regionali sono da rivedere».
Anche la segreteria regionale del Wwf prende posizione sullo scarico a mare del depuratore consortile di Manduria e Sava. Lo fa stigmatizzando la posizione dell’assessore regionale Amati (sempre più solo in questa battaglia) e sposando la linea delle diverse comunità del versante orientale jonico che si oppongono.
«È inconcepibile, oggigiorno, dover sprecare milioni di metri cubi di acqua che, se adeguatamente depurata, potrebbe essere utilizzata per attività irrigue, al fine di sollevare la crisi idrica che attanaglia la nostra agricoltura e i nostri parchi o, meglio ancora, per i rifornimenti idrici degli impianti industriali» sostiene il Wwf. «Il collettore fognario convoglierà in mare gli scarichi di circa 68.000 utenze in Tabella A o 1 (tecnicamente sono i reflui non sufficientemente depurati), un numero di poco maggiore della barriera di 60.000, al di sotto della quale la legge permette lo scarico altrove, mentre oltre detto numero di utenze il recapito finale deve essere un “corpo idrico”.
Ma così non va. La Regione deve abbandonare definitivamente l’idea di risolvere la problematica dei reflui di depurazione in questo modo, nella maniera più immediata possibile, disconoscendo i valori ambientali e le risorse che questo territorio possiede».
Il Wwf si sofferma poi su altre vertenze simili.
«Analoga vicenda si è verificata per i comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino, attivando lo scarico nell’Area Protetta di Torre Guaceto. La Provincia di Brindisi si è opposta fermamente all’immissione delle acque reflue nel canale Reale e quindi nella zona A di dell’Area Marina Protetta. Con
altrettanta convinzione il WWF, il Ministero dell'Ambiente e tutto il Consorzio di Gestione si sono opposti alla possibilità di scaricare reflui di depurazione nello splendido mare dell’AMP di Torre Guaceto ed all’AQP è stato chiesto dalla Provincia di effettuare la Valutazione d’Incidenza Ambientale. È bene ricordare, inoltre, che attualmente i depuratori di alcuni comuni brindisini scaricano acque classificate in “Tabella 1” nel Canale Reale e quindi, di conseguenza, nell’oasi WWF di Torre Guaceto».
Il Wwf lancia un’ennesima proposta alternativa.
«Se così stanno le cose, si potrebbe utilizzare il sistema idrico, già esistente, del Consorzio Arneo, mai entrato in funzione, o scaricare le acque affinate in falda evitando la salinizzazione della falda acquifera in atto da decenni. Il depuratore scaricherà di fronte alla Salina dei Monaci, già Oasi Naturale Protetta, in uno dei tratti del mar Ionio più belli e puliti, dove insiste un intervento della Comunità Europea per il rifacimento delle dune, trattandosi di area SIC.
Chiediamo che ci sia un confronto sulla vicenda che non può essere discussa con carte bollate ma deve passare per il tavolo della concertazione al fine di garantire effettivamente anche, e soprattutto, gli interessi collettivi».










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