domenica 29 settembre 2024


27/08/2012 07:31:06 - Manduria - Attualitą

L’intervento del presidente provinciale di Ascom-Confcommercio, Leonardo Giangrande

 
«L’assessore Amati forse non conosce la storia di Avetrana: siamo riusciti ad impedire, con la mobilitazione di massa, la costruzione di una centrale nucleare nel nostro territorio. Impediremo alla Regione Puglia di portare le ruspe nel bellissimo litorale: il mare è da una risorsa della nostra economia che va rispettata e che, se adeguatamente sfruttata, può garantire ricchezza a noi e ai nostri figli».
Avetrana e Manduria tornano a protestare contro lo scarico a mare dei reflui del depuratore consortile. Nell’ultima domenica di agosto, gli ambientalisti si sono ritrovati nell’incontaminato tratto di arenile di Quota 13, a Specchiarica, a poche centinaia di metri della salina dei Monaci, una delle aree della Riserva Naturale del Litorale Orientale della provincia di Taranto. In questo tratto, la Regione Puglia ha un lato ha finanziato il ripascimento delle dune, dall’altro, nello stesso punto, ha previsto il passaggio delle condotte attraverso le quali saranno scaricati in mare i reflui. Condotte che dovranno passare sotto una delle dune recuperate grazie proprio ai finanziamenti regionali…
La protesta è stata alimentata, negli ultimi giorni, dalle polemiche a distanza fra Romina Power (che, con una lettera accorata inviata a Vendola, ha chiesto il rispetto di questo tratto di costa) e il suo ex marito Al Bano, da una parte, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabiano Amati (che non intende sentire ragioni sulla soluzione scelta dalla Regione Puglia per il conferimento finale dei reflui), dall’altra. Con sottofondo le note del “Ballo del qua qua” di Romina Power e di Al Bano, centinaia di villeggianti e di cittadini di Manduria e Avetrana sono a ritornati a chiedere una ubicazione diversa del depuratore e, soprattutto, un diverso recapito finale per i reflui.
«Abbiamo indicato delle proposte alternative alla Regione Puglia, dimostrando con i risultati delle analisi eseguite da Goletta Verde e dalla nostra associazione, che le acque di questo tratto di mare sono cristalline» ha affermato Rino Giangrande, presidente dell’associazione “Grande Salento”. «Forse comportano maggiori spese, ma non dimentichiamo quanto si spenderebbe, poi, per bonificare i siti inquinati. Le acque, se davvero saranno sanificate, dovrebbero servire per l’irrigazione e per impedire la salinizzazione della falda acquifera».
Mentre la gente (adulti e bambini), ballava uno dei successi più conosciuti di Al Bano e Romina Power, è intervenuto anche il presidente provinciale di Ascom Confcommercio, Leonardo Giangrande.
«In provincia di Taranto vi sono degli esempi eclatanti di inquinamento a causa degli scarichi dei depuratori: Lizzano, Pulsano e Taranto (con il depuratore Gennarini)» ha ricordato Leonardo Giangrande. «Gli albergatori stanno subendo enormi danni da questa situazione. A settembre organizzeremo delle manifestazioni di protesta: la Regione Puglia deve fermarsi per riflettere sui rischi che lo scarico a mare comporta. Altrimenti dovrò dedurre che vi sono interessi molto più forti…».










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