domenica 29 settembre 2024


27/08/2012 07:41:25 - Manduria - Attualitą

E i Verdi preannunciano la richiesta di dimissioni per l’assessore regionale Amati

 
«Battetevi ora che siete ancora in tempo. Se volete conservare le vostre spiagge e il mare pulito per le vostre famiglie e per i vostri figli, non lasciate che deturpino un bene naturale e raro, fonte di salute e di vita. Noi dobbiamo essere i custodi, non gli sfruttatori. Non lasciate che l’avidità dell’uomo abbia il sopravvento. La Puglia è speciale e tale deve rimanere».
Dagli Stati Uniti Romina Power ha inviato un messaggio agli ambientalisti di Manduria e di Avetrana mobilitati contro lo scarico a mare del depuratore consortile di Manduria e Sava. A leggerlo è stato Francesco Di Lauro, attivista del Wwf.
«Spiace che l’assessore regionale Amati abbia deciso di rispondere, a nostro avviso infelicemente, alla lettera accorata di Romina Power, ignorando da mesi, invece, i tantissimi appelli che arrivato dalle altre “Romina” delle nostre città» ha affermato Di Lauro. «Questa non è una battaglia di campanile, ma una battaglia che deve essere portata a livello nazionale. Io sono un elettore di Vendola, che però non voterò mai più. Ma sono anche consapevole che a Vendola e ad Amati non interessano i nostri voti. A loro fa paura perdere la faccia a livello nazionale. E noi proprio questo dobbiamo fare».
I Verdi, intanto, annunciano una iniziativa politica: l’on. Bonelli chiederà le dimissioni immediate dell’assessore regionale Amati.
« L’arroganza dimostrata dall’assessore Amati in occasione della risposta fornita alle garbate osservazioni della signora Power ci conferma nell’opinione che egli sia inadatto a gestire con vero spirito democratico la carica istituzionale che riveste. Finora, infatti, egli non ha tenuto in nessuna maniera conto della contrarietà più volte espressa dalle popolazioni e dagli amministratori dei comuni di questa parte del litorale jonico-salentino riguardo alla realizzazione del depuratore consortile dei comuni di Manduria e Sava. Inutili sono state le proposte alternative finora fornite rispetto ad un progetto che arrecherà danni irreversibili al nostro mare ed all’economia del territorio, mentre per altre situazioni analoghe (vedi Melpignano, Fasano-Forcatelle, ecc) sono state prontamente individuate risorse economiche e soluzioni alternative».










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