domenica 29 settembre 2024
Si utilizzerebbero i 4.000 volumi del lascito del prof. Becci
«Perchè non trasformare l’immobile utilizzato a lungo
come Stato Civile della frazione di Manduria in una biblioteca?».
come Stato Civile della frazione di Manduria in una biblioteca?».Ringraziando il commissario straordinario Aldo Lombardo per la sensibilità dimostrata nei riguardi di questa struttura, che la precedente Amministrazione avrebbe voluto demolire (fu anche avviata una petizione, sottoscritta da ben 1.050 cittadini di Uggiano), i residenti avanzano delle proposte.
«Abbiamo letto con piacere, in un atto da lei approvato, la sua intenzione di trasformare l’immobile in un luogo ricreativo e di socializzazione per gli anziani, al fine di migliorare, effettivamente la qualità di vità della comunità» scrivono gli uggianesi al commissario Lombardo. «Ora confidiamo nell’avvio, senza indugio, dei lavori di manutenzione dell’immobile e, nell’immediatezza, di quelli di rifacimento della facciata, in particolare quella rivolta verso la Chiesa Matrice, essendo prossimi i festeggiamenti del Santo Patrono (8-9-10 ottobre), ciò al fine di rendere detti luoghi più accoglienti e dignitosi.
A tal proposito, facciamo presente la nostra disponibilità ad offrire, gratuitamente, la propria attività per piccoli lavori di giardinaggio e manutenzione, previo acquisto del materiale necessario da parte del Comune di Manduria: ciò per rendere più decoroso l’immobile stesso e per essere quanto prima fruito dalla comunità.
La cittadinanza uggianese, inoltre, chiede la possibilità di utilizzare parte dei locali in questione per istituire una biblioteca civica con il lascito del prof. S. Becci di un fondo librario costituito da circa 4.000 volumi, condividendo e patrocinando in tal modo il relativo progetto dell’Amministrazione Provinciale.
Nell’occasione, pertanto, si esprime la piena disponibilità a partecipare in qualità di volontari, alla nascita e alla gestione della suddetta biblioteca, per realizzare e offrire, quindi, al paese quel luogo socio-ricreativo, ma anche culturale.
Auspichiamo, pertanto, una “conferenza di servizio” tra enti e settori competenti che dia attuazione a quanto innanzi espresso».
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