domenica 29 settembre 2024


01/09/2012 07:41:29 - Manduria - Attualitą

Paolo entra nell’albo d’oro del premio “per aver dimostrato nella sua vita e nelle sue imprese sportive, la volontà di superare le barriere, nonostante le difficoltà fisiche, dando a tutti un esempio di costanza, fermezza e impegno”

 
 
Sarà assegnato a Paolo De Vizzi, il sub disabile manduriano, il Premio San Gregorio Magno, il riconoscimento che viene consegnato, da cinque anni a questa parte, al manduriano che si è distinto per “meriti sportivi, professionali, sociali e per aver messo a servizio degli altri la propria competenza ed il proprio talento portando lustro ai colori della città”. Premio promosso dalla parrocchia della “SS. Trinità” e voluto in particolare da mons. Franco Dinoi.
“Per questa quinta edizione, il Premio “San Gregorio Magno” sarà assegnato a Paolo De Vizzi” si legge nella nota della parrocchia. “Classe 1974, Paolo perde l’uso degli arti inferiori nel 1996, all’età di 22 anni, a causa di un grave incidente stradale. Ma la sua passione per lo sport ed in modo particolare per le immersioni e l’esplorazione dei fondali sono più forti di qualunque ostacolo. Da quella prima immersione all’età di 6 anni niente e nessuno è stato capace di fermarlo perché, come egli stesso afferma, in mare non c’è bisogno di carrozzina né di stampelle: il mare ti restituisce l’integrità, soprattutto quella interiore.
Nonostante le difficoltà, de Vizzi ha continuato ad allenarsi raggiungendo grandi e numerosi traguardi. Gli ultimi due record stabiliti da Paolo de Vizzi: una discesa a 62,30 metri nel 2011 e l’immersione di 20 ore lo scorso 30 giugno nelle acque di Santa Caterina di Nardò. Uno dei gesti simbolo che Paolo compie durante le sue immersioni prolungate è quello di legare la carrozzina con delle catene sul fondo del mare mentre vi nuota attorno. Si tratta di un gesto fortemente simbolico e di grande incoraggiamento: infatti l’acqua libera da molti vincoli motori e Paolo vuole dimostrare a tanti amici colpiti da malattie che paralizzano gli arti impedendo il loro pieno funzionamento che con grande impegno, forza di volontà e passione, le barriere si possono superare.
La passione di Paolo non è certo solitaria: ogni impresa, ogni immersione è preceduta da un tempo di allenamento in cui Paolo è seguito da medici, psicologi e preparatori atletici e lo stesso dicasi per il tempo di immersione. Nell’ultima, durata ben 20 ore, diversi atleti si sono alternati accanto a Paolo per fargli compagnia ed accertarsi delle sue condizioni di salute”.
Premio, che sarà consegnato domani sera (domenica), alle 19, a Paolo De Vizzi dal vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, con le seguenti motivazione: “per aver dimostrato nella sua vita e nelle sue imprese sportive, la volontà di superare le barriere, nonostante le difficoltà fisiche, dando a tutti un esempio di costanza, fermezza e impegno”.










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