domenica 29 settembre 2024


01/09/2012 07:44:18 - Manduria - Attualitą

«Ritengo la frase di Vendola gravemente offensiva della mia reputazione, come di quella di tutti gli ambientalisti che operano a Manduria»

 
L’ambientalista Francesco Di Lauro, da 30 anni attivista del Wwf, ha querelato il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. Il confronto a distanza fra ambientalisti mobilitati per evitare lo scarico a mare dei reflui del depuratore consortile e Regione Puglia è sfociato, quindi, nelle carte bollate.
Oggetto della querela le gravi affermazioni, originariamente attribuite a Vendola, sugli ambientalisti messapici (“C’è una sintesi fra ambientalisti e criminalità organizzata”), pubblicate su un giornale on line (“Il giornale di Puglia”). Ma sulla paternità di tale affermazioni è poi intervenuto il direttore della testata, negando che rispecchiassero il pensiero di Vendola.
Un repentino “dietro-front”, del quale, evidentemente, non è completamente convinto Francesco Di Lauro.
«Ritengo la frase di Vendola gravemente offensiva della mia reputazione, come di quella di tutti gli ambientalisti che operano a Manduria» scrive Di Lauro, avvocato di Manduria, nella querela. «Infatti, è ben delineato l’ambito territoriale (Manduria), la circostanza (scarico del depuratore a Specchiarica) e la qualifica di ambientalista, facendo riferimento ad un evento per cui il mio nome e la mia foto erano apparsi appena il giorno prima e il giorno stesso della dichiarazione su molti giornali e in molti notiziari televisivi. L’associazione tra “ambientalisti e criminalità organizzata” di cui Manduria, nelle dichiarazioni di Vendola, conterrebbe una “sintesi”, riguarda direttamente il sottoscritto, essendo fortemente probabile nella rappresentazione del lettore e del telespettatore ignaro la veridicità della mia contiguità, in quanto noto ambientalista, alla criminalità organizzata».
Di Lauro chiede all’autorità giudiziaria di verificare, inoltre, se l’altra frase contenuta nella risposta di Vendola (“… dovrebbero ringraziare perché potremmo togliere la balneazione su quel litorale”), non configuri un reato omissivo in campo sanitario oppure una minaccia di ritorsione tesa a conseguire il silenzio degli abitanti che protestano contro il progetto.
Lo stesso Di Lauro, infine, si è rivolto al direttore della testata che ha ospitato le “dichiarazioni fantasma” di Vendola.
«Le sarei grato se volesse spiegare come sia stato possibile travisare, come lei stesso ha dichiarato, una intera intervista al signor Nicola Vendola» chiede Di Lauro. «Le sarei altrettanto grato se volesse, lei direttamente o – meglio - il dott. Greco, spiegare cosa invece avrebbe detto il signor Vendola. Certo che vorrà esaudire le mie richieste volte ad evitare o perfezionare comunque azioni giudiziarie a tutela della mia buona reputazione di “ambientalista residente ed operante in Manduria”».










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