domenica 29 settembre 2024


04/09/2012 10:08:55 - Manduria - Attualitą

«L’autorizzazione allo scarico in falda permetterebbe, in prima battuta, di utilizzare le acque reflue depurate in agricoltura, e, con l’eventuale troppo pieno invernale, di arricchire il sottosuolo»

 
Signor Presidente della Repubblica,
mi rivolgo a Lei quale primo garante della legalità costituzionale del nostro ordinamento, con la massima fiducia in un Suo immediato ricorso al potere di messaggio alle Camere, affinché il Parlamento eserciti finalmente le proprie prerogative per dare una contestuale risposta, concreta e non più dilazionabile. Mi riferisco al Piano di Tutela delle acque della Regione Puglia che VIETA lo sversamento delle acque affinate derivanti dalla depurazione dei reflui fognari in falda.
La nostra Regione è a rischio desertificazione. Le falde acquifere vanno lentamente impoverendosi permettendo alle acque del mare di superare il dislivello ed entrare nell’entroterra, bruciando letteralmente il nostro patrimonio botanico.
Anche gli esponenti politici della Regione Puglia auspicano lo sblocco di questa situazione oramai divenuta critica; l’autorizzazione allo scarico in falda permetterebbe, in prima battuta, di utilizzare le acque reflue depurate in agricoltura, e, con l’eventuale troppo pieno invernale, di arricchire il sottosuolo. In questa maniera le falde arricchite frenerebbero l’ingresso delle acque salate del mare ( cuneo salino ) e diverrebbero “ serbatoio naturale “ per l’estate.
Tutto ciò eviterebbe la costruzione di ingombranti condotte sottomarine, o peggio ancora di scarichi in battigia, che sverserebbero in mare i reflui di depurazione; e Dio solo sa quello che succede sulle marine che le contengono.
Oggi, nonostante l’assenza di rete fognaria, i nostri mari sono tra i più belli e puliti d’Italia. I dati di Goletta Verde, rilevati negli ultimi 10 giorni di luglio, dimostrano la salubrità delle nostre splendide acque, nonostante tutto.
In passato, i soggetti istituzionali interpellati si sono limitati ad esprimere immotivati dinieghi. Neanche le delegazioni di parlamentari pugliesi si sono mai fatte carico del problema.
Esso è divenuto, per noi cittadini di Manduria e dei paesi limitrofi, ormai drammatico, dato che la Regione Puglia, che è sotto procedura d’infrazione europea, sta appaltando la costruzione di un grande depuratore a poche centinaia di metri da una nostra località balneare; esso prevede la depurazione in tabella 1/2 (cioè al livello più basso previsto dalla legge) e lo scarico in mare dei reflui risultanti, tramite una condotta sottomarina che andrebbe ad inserirsi in zona S.I.C., sfociando in un fondale di appena sedici metri. Tutto ciò desta il nostro allarme , poiché, in tutta la Puglia, le acque, in corrispondenza dello sbocco dei depuratori, sono risultate fortemente inquinate, con conseguenti misure di divieto di balneazione.
Il nostro territorio è letteralmente “invaso” da turisti, che apprezzano il nostro mare. Dio non voglia che la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese realizzino lo scarico in mare. Più nessuno verrebbe a visitarci, con un conseguente crollo economico dell’intero territorio. Già oggi, molti cittadini hanno messo in vendita le proprie abitazioni.
Questo mio grido, che non è di disperazione, ma carico di speranza umana e civile per questo nostro Paese, spero porti alla soluzione ottimale del problema. PERCHE’ LA SOLUZIONE ESISTE. Confido in Lei signor Presidente. Le scrivo io ma le posso garantire che insieme a me ci sono migliaia di persone che sono già scese in piazza e continueranno a farlo ( in maniera pacifica ) per difendere l’unica cosa preziosa che ci è rimasta. Anche i partigiani come Lei, signor Presidente, che all’inizio sembravano pochi, HANNO LIBERATO L’ITALIA.
Le porgo i miei saluti più rispettosi.
 
Michele Matino
Presidente Verdi Manduria










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