venerdì 27 settembre 2024


18/09/2012 07:34:46 - Manduria - Calcio

Passariello: «Abbiamo creato diverse occasioni, ma siamo stati penalizzati dall’arbitro»

 
«Abbiamo creato diverse occasioni e subito una rete evitabilissima. Siamo stati penalizzati dalle valutazioni dell’arbitro nelle circostanze degli atterramenti in area di Cresta prima e di Riezzo poi. Non è arrivata la vittoria, ma ad influire sul risultato sono stati degli episodi».
E’ scuro in volto Peppe Passariello al termine della gara interna contro il Polignano. Confidava nel primo successo della sua squadra in Eccellenza. Vittoria che aveva iniziato ad accarezzare dopo poco più di 120 secondi: angolo battuto da Malagnino, velo di Riezzo e saetta di Cocciolo che ha gonfiato la rete della porta avversaria, per l’entusiasmo del folto pubblico presenze.
Dopo una decina di minuti l’imprevisto si materializza con un fallo evitabilissimo commesso da Peluso sulla tre/quarti avversaria e con la mancata uscita del portiere esordiente Terrusi sul seguente calcio di punizione: difesa in tilt e per il barese De Luisi è un gioco da ragazzi insaccare.
Il Manduria avrebbe meritato di concludere in vantaggio la prima frazione (almeno altre tre occasioni nitide, contro la conclusione di Brescia deviata di pugno da Terrusi) e, poi, di dilagare nella ripresa: due rigori non concessi, un’espulsione per doppia ammonizione non comminata al barese Indrago e l’allontanamento per proteste, a nostro avviso legittime, di mister Passariello.
Sin qui le note, decisamente infelici, relative alla direzione arbitrale. Ma sarebbe un errore non riflettere anche sulle note tecniche negative colte durante l’andamento della gara.
Innanzitutto una considerazione: sacrificare l’esperto portiere Fiorentino può costare molto caro.
«La regola impone agli allenatori di mettere in campo tre juniores» ribatte Passariello. «Io non sono convinto che la valorizzazione dei giovani passa attraverso questa regola. Se un giovane merita, l’allenatore lo manda in campo anche in assenza di una regola che impone la presenza di juniores. Dobbiamo adeguarci alle regole, anche se a volte non è facile. Io ho scelto di schierare un portiere juniores per poter inserire un elemento esperto in più in mezzo al campo».
La squadra pare non aver assimilato ancora completamente il nuovo modulo: il 4-4-2 (scelto al posto del classico 4-2-3-1), che in fase di possesso di trasforma in 4-2-4.
Con gli esterni alti e i due interni (Marchi e Cocciolo) troppo bassi, la squadra si è allungata e il centrocampo, in particolare nella ripresa, è diventato terra di conquista della squadra barese.










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