mercoledì 25 settembre 2024


03/11/2012 14:22:40 - Salento - Attualità

Avetrana con Lecce

 
La ratifica è servita, nero su bianco: il decreto legge appena approvato ha sancito in maniera definitiva non solo la dissoluzione della provincia brindisina, accorpata a quella di Taranto, ma anche il destino di dieci Comuni, che avevano espresso la loro preferenza sull’annessione a Lecce, a Bari o alla provincia jonica. Preso atto delle delibere comunali, la Regione ha inoltrato tutto al governo, che ha così ricapitolato il nuovo quadro geografico del tacco d’Italia: il Comune di Fasano passa alla Città metropolitana di Bari, Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa Susanna andranno a Lecce, e cambia anche Avetrana (da Taranto a Lecce).
I Comuni pugliesi sono gli unici ad essere stati citati direttamente sul decreto. Aspetto, questo, che rafforza la convinzione di chi ritiene di aver fatto la scelta giusta: «Non poteva andare diversamente, abbiamo rispettato le regole, e il risultato finale è stato questo», spiega il sindaco di San Donaci Domenico Serio. «Abbiamo agito secondo quanto previsto dall’articolo 133 della Costituzione, mentre in questi ultimi giorni abbiamo dovuto ascoltare affermazioni del tutto estemporanee di chi voleva dettare una linea senza nemmeno conoscere le regole». Serio riconosce il comportamento corretto della Regione: «A differenza di quanto sostenuto da alcuni, da Bari non potevano imporre soluzioni come una super-provincia o come il Grande Salento, semplicemente perché ciò non rientrava nelle competenze regionali». Su possibili ripensamenti di Comuni brindisini che a questo punto finiranno a Taranto, Serio dice: «Non credo possano fare in tempo a cambiare in corsa, se ci avessero dato retta le cose sarebbero andate diversamente».
 
Concetto, questo, ribadito anche dal sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo: «Già il 19 settembre io sollecitavo gli amministratori brindisini a spostarsi verso Lecce per far sì che Taranto rivedesse la propria posizione. Non solo non sono stato ascoltato, ma qualcuno mi ha anche additato come traditore. Dal mio punto di vista, il sindaco di Brindisi Consales e il presidente dimissionario della Provincia Ferrarese hanno commesso alcuni errori nella gestione di questa vicenda. Detto questo, sono contento che il governo abbia accolto la richiesta dei miei concittadini, che si erano espressi per il passaggio a Lecce».
Finisce nella provincia salentina anche il Comune di Avetrana: «Abbiamo fatto una scelta precisa, nei prossimi giorni sbrigheremo le ultime formalità dal punto di vista deliberativo, ma a questo punto non credo possano sopraggiungere grandi problemi», ha osservato il primo cittadino Mario De Marco.
Chi, invece, è stato colto quantomeno di sorpresa dai contenuti del decreto è il sindaco di Mesagne Franco Scoditti. Il comune messapico, infatti, aveva sì scelto di associarsi a Lecce, ma il primo cittadino osserva: «Non ho ancora preso visione del decreto, però da quel che ho capito ci sono aspetti ancora poco chiari. Per esempio: se è stato stabilito che la provincia di Brindisi debba essere accorpata a quella di Taranto, perché è stata concessa ad alcuni Comuni la possibilità di virare a Lecce? Bene le proposte dei singoli Comuni, tra cui il nostro, però è un peccato se il risultato finale è stato quello di un territorio ulteriormente frastagliato e con alcune contraddizioni di fondo».










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