venerdì 27 settembre 2024


05/11/2012 12:11:26 - Manduria - Calcio

Passariello: «Sconfitta difficile da mandar giù»

 
GALATINA-MANDURIA 1-0
GALATINA: Ancona (75' Leone), Parlangeli (60' De Benedictis), Stefanì, Deffo, De Toma, Coppola, Patruno, Giaffreda, Prinari, Marino, Scalese (75' Bonatesta). A disposizione: Vadacca, Della Tommasa, Tundo, Palano. Allenatore: Inglese
MANDURIA: De Lauro, Valentini, Visconti, Marchi, Deicco, Spinelli (78' Frascaro), Riezzo (60' Garibaldi), Cocciolo, Peluso, Malagnino, Manco (80' Ancora). A disposizione: Terrusi, Potì, Serìo, Maiorino. Allenatore: Passariello
ARBITRO: Giangregorio di Molfetta
MARCATORI: 5' De Toma (GAL)
NOTE - Ammoniti: Coppola, Prinari, Marino e Patruno (GAL); Manco e Cocciolo (MAN). Espulsi: Marchi (MAN) al 57' rosso diretto per comportamento irriguardoso verso il direttore di gara. Angoli: 6 – 2 per il Manduria. Spettatori: 350 circa con rappresentanza ospite. Recupero: st 6’.
GALATINA - Il Manduria continua la sua serie negativa in trasferta, fatta di cinque sconfitte in cinque gare, di cui quattro con un solo gol di scarto, appena due reti segnate e ben nove subite.
A conti fatti, però, eccezion fatta per la gara di Cerignola, il Manduria non ha assolutamente sfigurato, uscendo sconfitto solo per il classico episodio negativo che determina poi il risultato finale.
Anche allo “Specchia” di Galatina il Manduria lascia una buona impressione, tenendo palla per buoni ottanta minuti sui novantasei, recupero incluso, ma il Galatina sfrutta una delle pochissime occasioni avute e capitalizza il massimo col minimo sforzo.
Rinfrancato dai due successi della passata settimana, uno in Coppa Italia ed uno in campionato, Passariello, seppur privo di Nazaro e Coccioli, squalificati, manda in campo la squadra tipo, con sugli esterni difensivi Valentini e Visconti e Manco tra i trequartisti titolari.
Il Galatina delle tante defezioni e delle tre sconfitte consecutive è imbottito di centrocampisti adattati a ruoli non consoni e l'inizio vede la squadra di Inglese affidarsi ai classici lanci lunghi per le punte.
Al 5' Marino guadagna calcio di punizione dalla sinistra, lo batte con una deliziosa palla a rientrare sulla quale sbuca in mischia il piede del centrale difensivo De Toma che coglie di sorpresa, non per sua colpa, De Lauro e lo trafigge con un tiro che s'insacca alla sinistra dell'estremo manduriano.
Il gol non spegne sul nascere le velleità del Manduria, anzi. Rispetto agli inizi del match, Passariello inverte gli esterni portando Riezzo a sinistra e Malagnino a destra.
Il Galatina bada a difendersi e al quarto d'ora Peluso ci prova da fuori, chiamando Ancona alla parata non difficile.
Azione in velocità, di prima e pericolosa del Manduria al 25', con un bel cross dalla destra di Valentini sul quale Ancona smanaccia in tuffo e impedisce il tap-in vincente sotto rete dell'accorrente Riezzo.
Non trovando spazi in profondità, Peluso si affida al tiro dal limite al 35', ma la mira è alta.
Sempre il bomber tarantino, a due minuti dal riposo, ci prova al volo dal limite dell'area, in buona coordinazione, sfruttando un cross dalla sinistra di Riezzo, ma la palla termina di poco a lato.
L'inizio della ripresa è vibrante, segno che i tecnici hanno richiamato i propri ragazzi ad una maggiore incisività.
Al 46' Marino entra in area dalla sinistra, evita Valentini, serve al centro Giaffreda che, davanti a De Lauro, si vede strozzare la conclusione dall'intervento salva risultato del portiere biancoverde.
Risponde il Manduria al 49' con un angolo dalla destra di Malagnino sul quale incorna la palla di potenza in elevazione Cocciolo che chiama Ancona alla parata centrale a terra.
Malagnino, partito in sordina nella gara odierna, si rivela quanto mai generoso e voglioso di rimonta e al 55' sferra un tiro – cross dalla destra che sfiora il palo.
A cavallo del quarto d'ora la gara assume dei contorni poco piacevoli. Al 55' Marino viene atterrato in prossimità dell'area, ma l'arbitro lascia proseguire tra le proteste leccesi; sull'azione che continua, Riezzo prende palla e tenta di effettuare un lancio, ma viene letteralmente steso con un intervento da censura e al limite delle arti marziali da parte di Coppola, il quale rimedia il solo giallo.
Sul capannello che ne sussegue, tra spintoni e vibranti proteste, Marchi, per ragioni oscure, assume un atteggiamento irriguardoso nei confronti del direttore di gara, il quale lo manda direttamente ed anticipatamente sotto la doccia.
L'inferiorità numerica scombina in parte i propositi di rimonta del Manduria, con Passariello costretto a rinunciare a Riezzo, che esce per infortunio, al quale subentra il più muscolare Garibaldi che certamente garantisce più quantità in mezzo al campo, ma meno fantasia.
Inglese, dal canto suo, inserisce Angelo De Benedictis il quale, sebbene in condizioni non ottimali, si sa che è sempre un pericolo dalle parti dell'area di rigore avversaria.
De Lauro salva ancora la sua porta sul tiro al volo di Marino al 66' mentre al Manduria nemmeno gli ingressi di Ancora e Frascaro servono alla causa, visto che il Galatina arretra il baricentro e soffoca sul nascere le iniziative dei portatori di palla di Passariello.
Il solo Deicco, al minuto 88', prova dai trenta metri, ma la palla va fuori.
Nei sei minuti di recupero, come nella logica delle cose, il Manduria è sbilanciato e rischia due volte di capitolare, in entrambe le occasioni con De Benedictis che, al 94', su cross di Marino dalla destra, arriva con un soffio di ritardo sotto rete, con De Lauro battuto e un minuto dopo stesso schema, ma con De Lauro sugli scudi che lo disorienta e lo costringe al tiro fuori misura.
Passariello a fine gara ammette che è una sconfitta che, per com'è maturata, è piuttosto difficile da mandar giù. “Abbiamo giocato il tutto per tutto, anche in inferiorità numerica. I cambi che abbiamo a disposizione, com'è noto, non sono omogenei, per cui non posso permettermi di togliere alcuni giocatori (Peluso, n.d.r.) in quanto non dispongo, al momento, dei ricambi all'altezza“. Sull'espulsione di Marchi, che ha praticamente scompaginato i piani di rimonta, Passariello è quasi laconico. “Purtroppo, quando uno è in campo, deve sapersi gestire prima con la testa e poi col resto. Le ingiustizie arbitrali ci possono stare, ma in certi frangenti sorgono dei meccanismi che poi ti fanno fare cose che in altri frangenti non faresti”. Sulla reazione della squadra e sulla generosità che hanno manifestato i calciatori, nonostante la sconfitta, Passariello afferma che “il pubblico manduriano credo abbia poco da recriminare. Cerignola a parte, in cui la squadra non è praticamente mai scesa in campo, i ragazzi sono stati sempre nel vivo del gioco, nonostante magari anche le inferiorità numeriche subite. Come ho già detto in passato, noi la gara ce la giochiamo sempre”.
Intanto, giovedì 8, alle 14.30, col Galatina si replica, ma al “Dimitri” di Manduria per l'andata della semifinale di Coppa Italia di categoria.
 
GIOVANNI GULLI










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