lunedì 23 settembre 2024


21/11/2012 12:00:54 - Sava - Attualità

Dopo essere stata, nel corso degli ultimi decenni, depredata di ogni suo arredo interno, la piccola chiesetta, che risale almeno alla seconda metà del 1600, è in totale stato di abbandono, anche se conserva ancora dei pregevoli affreschi

 
Pericolante la storica cappella dedicata a Sant’Eligio di contrada “Petrose”. Dopo essere stata, nel corso degli ultimi decenni, depredata di ogni suo arredo interno, la piccola chiesetta, che risale almeno alla seconda metà del 1600, è in totale stato di abbandono, anche se conserva ancora dei pregevoli affreschi. Le abbondanti infiltrazioni d’acqua hanno contribuito all’apertura di crepe alle arcate, ben visibili anche dall’esterno.
Il pericolo di crollo è stato segnalato, nei giorno scorsi, dall’ambientalista Mimmo Carrieri sia ai carabinieri di Sava, che ai vigili del fuoco, che sono immediatamente intervenuti per delimitare l’area attorno alla chiesetta, che si trova a circa due chilometri dal nucleo abitato.
«I Vigili del Fuoco di Taranto hanno eseguito una verifica strutturale del piccolo (ma di grande rilevanza storica culturale) manufatto» rende noto Carrieri. «Le mura della “cappellina” (sprovvista di porte e depredata persino dall’antico pavimento), nonostante siano trascorsi diversi secoli dalla sua costruzione, conservano ancora oggi dei magnifici affreschi. In questa cappella i popolani si riunivano le domeniche e i giorni festivi per partecipare alle funzioni religiose. Nel 1689 era dedicata a S: Maria delle Grazie; poi nel 1814 (e precisamente il 21 luglio), con permesso della Curia, fu benedetta dall’allora arciprete di Sava Luigi Spagnolo e dedicata alla Madonna del Lume».
Due le finalità dell’intervento di Carrieri. La prima è legata all’esigenza della tutela della incolumità di passanti o curiosi, considerato che il cedimento della struttura è ora un’ipotesi abbastanza probabile.
Inoltre, nei prossimi giorni Carrieri chiederà alla Soprintendenza ai Beni Culturali un proprio intervento per un eventuale, ma improbabile, recupero della cappella, punto di riferimento, per lustri, della comunità religiosa locale.
Intanto, a pochi giorni dal posizionamento del nastro di sicurezza apposto dai Vigili del Fuoco, sulle mura del retro della cappella, posta su strada pubblica, sono comparse delle scritte dove, con vernice spray di colore nero, offensive nei confronti di Carrieri, il quale ha immediatamente segnalato l’episodio ai carabinieri che, agli ordini del Luogotenente Quaranta, hanno eseguito i rilievi di rito.
Dobbiamo dedurre che a qualcuno farebbe comodo il crollo di questo piccolo edificio religioso.










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