venerdì 27 settembre 2024


23/11/2012 10:26:42 - Manduria - Calcio

La finale sarà Galatina-Cerignola. Si disputerà a Bari

 
GALATINA-MANDURIA 0-2
GALATINA: Leone, Vadacca, Malerba; Deffo, De Toma, Prinari; De Benedictis (61’ Giaffreda), Tundo, Manca, Bonatesta M. (35’ Parlangeli), Giorgetti (89’ Palano). A disposizione: Ancona, De Ronzi, Bonatesta A., Scalese. Allenatore: Inglese
MANDURIA: De Lauro, Macrì (67’ Lotito), Serìo, Manco (61’ Nazaro), Deicco, Spinelli, Malagnino, Frascaro, Garibaldi, Marchi, Coccioli. A disposizione: Fiorentino, Ancora, Potì, Pasimeni, Visconti. Allenatore: Terzaroli
ARBITRO: Montaruli di Molfetta
MARCATORI: 18’ Garibaldi; 93’ Malagnino.
NOTE: ammoniti: Leone (GAL) e Malagnino (MAN); angoli: 11- 7 per il Manduria; spettatori: 200 con rappresentanza ospite; recupero: pt 2' ; st 4'.
SOGLIANO CAVOUR - Sul neutro di Sogliano Cavour, per la semifinale di ritorno di Coppa Italia di categoria, il Manduria sfiora l’impresa, mettendo sotto il Galatina per quasi tutta la partita, apparso troppo rinunciatario, forte delle tre reti segnate fuori casa nella gara di andata.
Inglese, privo di Patruno e Marino, propone alcune seconde linee, mentre Terzaroli mischia le carte e fa esordire dal primo minuto, come esterno di destra difensivo, Macrì, classe ‘95, la cui prova risulterà tra le migliori, al pari di Garibaldi, come punta centrale di riferimento, supportato da Coccioli, Marchi e Malagnino, con Frascaro e Manco nei ruoli di interditori a protezione della difesa.
La gara attraversa una fase di studio in cui è il Manduria che cerca di impedire al Galatina di affacciarsi dalle parti di De Lauro, con Spinelli e Deicco che mettono la museruola a Manca e Giorgetti.
Che il Manduria voglia cercare l’impresa, lo si capisce quando Malagnino comincia a fare il bello e cattivo tempo sulla fascia destra, mettendo spesso in ambasce, con le sue progressioni, la difesa galatinese.
Al minuto 18, proprio Malagnino batte bene un angolo alla destra di Leone, sul quale Manco rimette la palla in area e su cui si avventa Garibaldi che, nonostante un disperato tentativo in scivolata di un difensore, riesce a deviare la palla in rete col portiere vanamente proteso in tuffo.
La reazione del Galatina è tutta in un colpo di testa scoccato al 22’ da De Benedictis all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore, sul quale De Lauro non si fida della traiettoria anomala ed alza la palla sopra la traversa.
Il Manduria ci crede e si butta a capofitto in attacco. Il centrocampo recupera palloni a volontà e le fasce sono presidiate sistematicamente dai biancoverdi che raddoppiano sul portatore di palla leccese e costruiscono per gli esterni.
Al 26’ Marchi pennella una deliziosa traiettoria su calcio franco dalla sinistra che De Toma, per un pelo, non devia nella propria porta; sul susseguente angolo, Deicco si viene a trovare la palla in piena area piccola tra i piedi, ma, prima di rendersi conto della situazione, Leone si catapulta su di lui e gli strozza la conclusione: è il sintomo che nel Galatina più di qualcosa non va e Inglese richiama un evanescente Bonatesta, non al meglio, per Parlangeli, sperando di dare più consistenza ai suoi, ma l’unica palla buona capita al 39’ sui piedi di De Benedictis che costruisce sulla sinistra, pennella sulla parte opposta per l’accorrente Giorgetti che, da due passi, spedisce sull’esterno della rete alla sinistra di De Lauro.
Altra occasione gol capita a Spinelli, sul solito angolo dalla sinistra, al minuto 43, ma la deviazione di testa è disturbata da un difensore, con la mira decisamente fuori misura da due passi.
La ripresa è un monologo del Manduria.
Al 50’ Malagnino costringe dai venti metri Leone a deviare da terra la palla in angolo, mentre il Galatina si affaccia dalle parti di De Lauro solo al 63’ con De Benedictis che, sfruttando un cross in area dalla destra, spizzica la palla di testa per De Toma che, sempre di testa, manda la palla alta di poco.
Dubbi al 74’ per una segnalazione del primo assistente, Fallacara di Molfetta, che sbandiera un fuorigioco inesistente sul tocco di Spinelli che manda la palla in rete.
Grida al rigore il Galatina al minuto 80, quando De Lauro atterra un avversario in piena area e mette la palla in angolo. Proteste vibranti dei padroni di casa, ma il gioco prosegue.
Il Manduria insiste e il 4-2-4 proposto da Terzaroli, con Spinelli avanzato insieme a Lotito, subentrato a Macrì, produce all’87’ una bella conclusione di Marchi dalla distanza che sfiora il montante ed il gol di Malagnino, al terzo di recupero, che prende palla e scarica un fendente che s’insacca nell’angolino alla destra di Leone; un gol che giunge purtroppo tardi per il Manduria, ma che lascia ben sperare per il prosieguo della stagione.
Ora l’auspicio è che la determinazione messa in campo oggi sul comunale di Sogliano venga replicata anche domenica al “Dimitri”, quando a rendere visita sarà il Corato che, da quando ha cambiato giuda tecnica, ha messo in seria difficoltà le prime della classe.
Fischio d’inizio alle ore 14.30 .
 
Giovanni Gulli










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