lunedì 23 settembre 2024


27/06/2009 06:08:49 - Manduria - Politica

Maria Calò: «Siamo preoccupati per la possibile, se non certa, ingovernabilità della Provincia»

 
Prosegue il dibattito all’interno del partito dei Comunisti Italiani sulla scelta della segreteria provinciale di accettare l’apparentamento deciso da Gianni Florido alla vigilia del ballottaggio. Apparentamento che hanno visto il concretizzarsi di una anomala convergenza di forze dichiaratamente di destra in appoggio al candidato del centro-sinistra per la provincia di Taranto. Vicende che hanno determinato la sofferta espulsione del segretario provinciale del PdCI Colaninno.
Ad intervenire è la segreteria della sezione cittadina del PdCI di Manduria.
«Non sfugge ai Comunisti Italiani la consapevolezza della piena autonomia formale e sostanziale di cui Gianni Florido, quale candidato per il ballottaggio, è titolare, nella scelta degli “apparentamenti” con le altre forze politiche» è riportato in una nota di questo partito, a firma dell’avv. Maria Calò. «Egli ha esercitato tale sua facoltà ed ha riunito sotto il suo nome forze politiche che pur nella prima tornata elettorale avevano un proprio programma ed un proprio candidato per la presidenza. Queste le regole della legge elettorale. La valutazione politica, però, è altra cosa e, simmetricamente all’autonomia del candidato presidente, deve essere riconosciuta alle forze politiche che lo appoggiano, autonomia di giudizio. Quello dei Comunisti Italiani di Manduria è negativo sotto un duplice aspetto: ciò che è avvenuto conferma l’amara constatazione dell’imbarbarimento della politica ormai radicalmente deprivata da ogni connotazione identitaria, sicchè la scelta delle alleanze è strategicamente contigua al solo ed unico scopo di vincere, poco importa se poi non si possa pure governare. L’altro aspetto è quello conseguente della gestione della politica da parte degli eletti, quasi fosse cosa propria, con ciò delegittimando le forze politiche di appartenenza, gradatamente delegittimando gli elettori che subiscono il dirottamento del proprio voto, infine, delegittimando anche sè stessi».
I Comunisti Italiani esprimono le propria preoccupazione per il futuro.
«Il PdCI di Manduria esprime preoccupazione per la possibile, se non certa, ingovernabilità della Provincia, che potrà derivare dall’innaturale patchwork di forze politiche che sostengono Gianni Florido, ci chiediamo come sarà possibile avviare a sintesi culture politiche così diverse e ci preoccupiamo anche delle possibili risposte. Proprio questa analisi avrebbe dovuto consigliare una presa di distanza della Federazione del PdCI di Taranto dalle scelte fatte dal candidato presidente Florido. Così non è avvenuto e ciò ha prodotto la dolorosa scelta disciplinare a carico del segretario provinciale Tommaso Colaninno. I Comunisti Italiani di Manduria, fermamente convinti della validità del principio del centralismo democratico delle scelte del Partito, prendono atto di quanto avvenuto ed auspicano che il progetto di riunificazione dei comunisti possa essere per tutti i compagni l’unico e vero obiettivo da realizzare quale risorsa insostituibile per la democrazia del nostro Paese».










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