lunedě 23 settembre 2024


27/06/2009 17:23:37 - Provincia di Taranto - Politica

«Florido, per vincere, ha seguito la lezione di Tatarella: andare oltre il Polo»

 
«Perchè il Pdl non fa una analisi attenta della sconfitta delle recenti elezioni provinciali? Non ci sono dubbi sulle responsabilità del tonfo del Pdl e né si può affermare che il Pdl abbia mantenuto mentre la caduta la si addebita al listone apparento, avvero Cito. Non si tratta di giocare tanto con i numeri. I numeri chiaramente danno il risultato ma provengono da una strategia (se di strategia si deve parlare) politica errata e neppure si può dire che sia stata mal capita dall’elettorato. Anzi è stata capita abbastanza ma se non è stata capita significa che non è stata ben spiegata.
Ma come si poteva spiegare e giustificare un apparentamento dopo un primo turno litigioso?
Chi passa da una parte, chi dall’altra, chi non ottiene candidature si consola con un piatto “evangelico” di lenticchie. Insomma siamo all’ammucchiata.
Non condivido, chiaramente, chi parla, nei confronti di Florido, di aver messo insieme una “armata brancaleone”. Di brancaleoni (o di brancolatori del e nel vuoto) in giro che cercano armate ce ne sono tanti.
Perché cosa è stato il Pdl già nel primo turno e successivo? Vogliamo entrare nel suo tessuto di accoppiamenti? Conviene di no. Di ex comunisti, di ex candidati della prima ora alla presidenza della Provincia…
C’è un fatto inconfutabile che è quello che il Pdl ha perso sonoramente mentre i vertici provinciali stanno ancora al loro posto.
Signori del Pdl, ci vuole un po’ di umiltà e di coraggio. Dovete dimettervi. Fate l’analisi del voto nei vostri territori per capire bene il fenomeno che si allargherà a macchia d’olio per le prossime Regionali: da Maruggio a Ginosa. Lo dico da una posizione moderata e chi mi conosce sa il mio pensiero sempre nella coerenza e nel guardare, mentre parlo, negli occhi gli altri.
Bene ha fatto Florido a parlarsi con i vari centri, con le varie sinistre, con le liste autonomiste di destra. Ma chi poteva mai pensare che Adrania Poli potesse dare un suo contributo alleandosi con i falce martello. Ci deve pur essere una ragione che esula da questioni meramente personali. È che si è stanchi di condizionamenti e di arroganze. La politica deve uscir fare dalle stanze della boriosità e dalle imposizioni. Florido ha visto oltre l’astensionismo perché ha saputo vincere.
Mi può convincere o meno ma ha giocato una cartina di tornasole alla luce degli accoppiamenti. Può darsi che sia una accoppiata fragile, può darsi che presenti nel corso del viaggio delle crepe ma ha vinto mentre i soloni del Pdl hanno sbattuto la testa fracassandosela politicamente.
Ora ci vuole chiarezza. Ammettere con sincerità gli errori e mi auguro che anche nel territorio non si commettano errori simili. Per la Regione non sarà una passeggiata. Il Pdl deve cambiare registro. È inutile giocarci con le parole. I responsabili devono rimettere il mandato e dare la possibilità di aprire un articolato dibattito serio non solo tra le stanze del popolo delle libertà ma anche in una visione più generale. Florido ha vinto perché ha ragionato su una griglia politica e numerica. La stessa cosa che ha cercato di fare il Pdl, il quale non ci è riuscito.
Florido ha avuto una marcia in più. Ma quella di Florido non era forse l’idea di Tatarella quando affermava che si vince andando oltre il Polo? Florido è andato oltre lo stesso Ulivo, come si chiamava una volta, portando dentro la sua coalizione persone che non sono certo di sinistra come Tarantino, La Poli, come l’UDC di Scalera che ricordo essere sempre un non “comunista” (bravo ad Antonio) e coloro che lo hanno votato. Florido ha dato ragione a Tatarella con la metodologia di accorpare per vincere.
Non disperda questo patrimonio e non lo disperda soprattutto ora che ha vinto e che ha in mano la Provincia, anzi si faccia un giro intorno perché ci sono difficoltà ancora vistose nei territori di Centrodestra che vivono una fragilità amministrativa.
Cosa deve fare il Centrodestra? Bisogna ricominciare a dialogare con le capacità intellettive e politiche che si muovono sul territorio ma dai primi bagliori mi pare che ciò non stia accadendo (il caso di Maruggio di questi giorni è emblematico) e poi lo ripeto questo Pdl faccia una grande assemblea dove possano partecipare iscritti e simpatizzanti ma una assemblea dove non ci siano già candidati precostituiti e gli attuali vertici si presentino dimissionari proprio in virtù dei risultati ottenuti. (è mai possibile che girano sempre gli stessi nomi da Occidente ad Oriente?). Il resto altrimenti è cosa vista. Tutto si potrà ricucire apparentemente ma le Regionali sono alle porte e ne vedremo delle belle.
Ritorniamo a fare politica. Però questa volta senza sgrammaticature ma con qualche condizionale in più e anche qualche “imperfetto”. La lingua vuole la sua parte e anche il contorno sintattico».
 
Pierfranco Bruni










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