lunedì 23 settembre 2024


11/07/2009 18:25:40 - Manduria - Politica

Goletta Verde mette in risalto anche l’ottimo risultato della Guida Blu: quattro vele a Manduria

 
Allerta alle foci dei fiumi. In Puglia,i biologi dell’imbarcazione ambientalista rilevano ben 9 punti critici: quattro di questi sono stati registrati in provincia di Foggia: fortemente inquinate le foci dell’Ofanto, del Candelaro e del Fortore, inquinata invece la foce del Varano. Un punto critico in provincia di Brindisi, dove la foce del Canale Reale è risultata fortemente inquinata.
La situazione non migliora in provincia di Taranto con le foci del Chidro e del Lama di Lenne, entrambe fortemente inquinate e in provincia di Lecce che oltre a far registrare un dato fortemente negativo alla foce del Canale dell’Idro, ottiene il giudizio “inquinato” nel tratto di mare antistante uno stabilimento balneare a Marina di Leuca, dato che purtroppo non sorprende, viste le problematiche legate al canale che porta in mare, attraverso la spiaggia, acque derivanti di un depuratore chiaramente non funzionante. Nonostante importanti passi in avanti resta, invece, ancora aperto il problema dell’abusivismo edilizio che continua a divorare i tratti più belli della costa pugliese, che non solo vanta un’altissima percentuale di balneabilità (98,3%), ma risulta anche la più premiata dopo Sardegna e Toscana, sulla Guida di Legambiente e Touring Club, con ben 36 località. Le criticità del mare e delle coste pugliesi sono state presentate questa mattina in conferenza stampa a bordo della Goletta Verde, ormeggiata al Centro Sportivo Universitario,alla presenza di Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente, Francesco Tarantini, presidente della Legambiente Puglia, Michele Emiliano, sindaco di Bari, Angela Barbanente, assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, Giorgio Assennato, direttore generale Arpa Puglia, Guglielmo Minervini, assessore alla Trasparenza della Regione Puglia, Francesco Corsi, presidente CUS Bari e Francesca Maria Montemagno, responsabile comunicazione e marketing Renergies Italia.
Come ogni anno Goletta Verde non solo va a caccia delle situazione critiche del mare e della costa, ma applaude gli esempi virtuosi delle località che ottengono i più alti riconoscimenti sulla Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Ottimo il risultato della regione Puglia che conferma la sua vocazione al mare: ben 36 le località che la Guida Blu consiglia di visitare per paesaggi, accoglienza turistica, fondali particolarmente interessanti, luoghi di interesse storico culturale e pulizia del mare e delle spiagge. Tra queste ottengono il massimo riconoscimento delle 5 vele Nardò (LE) e Ostuni (BR). Seguono poi le 7 località balneari che ottengono invece 4 vele: Diso (LE), Manduria (TA), Andrano (LE), Chieuti (FG), Gallipoli (LE), Otranto (LE) e Castro (LE).
«La scelta della Goletta Verde di quest’anno di cambiare volto e focalizzare l’attenzione sulle situazioni che mettono maggiormente a rischio il nostro mare» commenta Rossella Muroni, direttrice  di Legambiente «Purtroppo trova pesanti conferme in Puglia. I risultati fortemente negativi in ben nove punti monitorati mettono chiaramente in luce le difficoltà che deve ancora superare la regione in termini di gestione del territorio, delle foci dei fiumi maggiori e dei corsi d’acqua minori. Anche la Puglia si allinea dunque alla tendenza negativa fatta registrare finora nel viaggio di Goletta Verde. Siamo rammaricati nel dover ammettere che quello riscontrato alle foci dei fiumi è un problema comune a tutte le regioni già monitorate, causa la negligenza o l’inattività delle amministrazioni che evidentemente sottovalutano che l’inquinamento del mare parte dall’entroterra e che la salute dei cittadini in questo modo continua ad essere fortemente a rischio. Per questo  auspichiamo che i comuni si attivino nel minor tempo possibile per invertire la rotta, intervenendo concretamente su scarichi abusivi, condutture derivanti da depuratori rotti, mal funzionanti o di scarsa qualità».
 Per la Puglia dati ancora preoccupanti emergono anche dal dossier Mare Monstrum 2009 sul fronte dell’abusivismo edilizio sul demanio marittimo, inquinamento delle acque, pesca di frodo e infrazioni al codice della navigazione. I  numeri del “mare illegale” vedono la Puglia al terzo posto nella classifica nazionale con 1.577 infrazioni accertate in tutta la Regione, pari a 1,8 infrazioni per km di costa. Dato che scende rispetto allo scorso anno quando le infrazioni erano 2184, con 2,52 infrazioni per km di costa, ma ancora preoccupante visto che la Puglia resta sul podio poco glorioso del mare illegale.
La regione conferma invece il quinto posto dello scorso anno per quanto concerne l’abusivismo sul demanio marittimo con 380 infrazioni accertate.  Non solo cantieri di alberghi e villaggi turisti sequestrati perché privi di autorizzazioni, ville sulla spiaggia, camping in riserve naturali, ma anche porti turistici abusivi, un giro d’affari che anche in Puglia rischia di divorare le spiagge immolandole alle logiche della cementificazione selvaggia: la realizzazione del porto turistico a Manfredonia, ancora fermo in attesa del contributo statale, comporterebbe una colata di cemento su circa 8.000 metri di costa. Altrettanto scriteriato il progetto del porto turistico di Porto Cesareo, che andrebbe ad interessare la penisola della “Strea”, una delle più importanti località marine del Mediterraneo, fondamentale per il “ripopolamento e il reclutamento ittico”.
 «C’è la volontà di cambiare marcia e invertire una tendenza che fino a qualche anno fa portava la Puglia ai vertici delle classifiche nazionali per illegalità sul mare e sulle coste» commenta Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia «A confermarlo sono i dati del dossier Mare Monstrum 2009 che evidenziano i passi in avanti fatti dalla Regione specie nell’ultimo anno con l’adozione del Piano Paesaggistico Territoriale, strumento urbanistico che riteniamo fondamentale per pianificare una strategia coordinata in fatto di concessioni edilizie nella fascia costiera e soprattutto un efficace deterrente contro le mire speculative del ciclo del cemento. E’ chiaro che questo non può e non deve essere considerato un punto di arrivo, ma solo il punto di partenza per restituire alla Puglia la dignità che merita in termini di valorizzazione e tutela ambientale. Come Legambiente auspichiamo che dopo l’abbattimento di Punta Perotti, si proceda con al stagione degli abbattimenti a cominciare dal villaggio abusivo di Torre Mileto a Lesina, scempio ambientale che rientra nella Top Five di Legambiente, lista nera degli ecomostri. Abbattere è la parola d’ordine per vincere la guerra contro il cemento illegale. Spetta ai sindaci trovare il coraggio e la determinazione per dare il via libera alle ruspe ed è per questo che Legambiente ha deciso di scrivere anche al sindaco di Lesina, per chiedere che si attivino al più presto le procedure per l’abbattimento di quella cerniera di cemento illegale che è il villaggio di Torre Mileto».
 «Con il nostro intervento a bordo di Goletta Verde» conclude Francesca Maria Montemagno,  responsabile comunicazione e marketing di Renergies Italia - «vogliamo porre l’accento sull’importanza delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico nell’ambito di una ripresa economica sostenibile. In particolare produrre energia dal sole può essere uno dei tanti gesti che si possono fare per dimostrare attenzione verso il nostro ambiente. Oltre alle applicazioni residenziali e industriali è possibile mettere a punto delle installazioni stand alone come quella di cui abbiamo dotato Goletta per rendere autonomi barche, campeggi, zone portuali o lidi balneari».
 I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che viaggia via terra e vengono effettuate le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e le analisi sono fatte nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri microbiologici indagati sono i coliformi fecali, streptococchi fecali, escherichia coli.
 Continua a bordo di Goletta Verde la campagna “Per il clima, contro il nucleare” di Legambiente, questa sera a Bari insieme al concerto di Caparezza, che ha aderito all’iniziativa. Nell’area del concerto sarà allestito uno stand informativo di Goletta Verde.










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