lunedì 23 settembre 2024


08/03/2013 07:35:21 - Manduria - Politica

Festina lente

 
Non per fare sfoggio di cultura, ma per dirlo nella maniera efficace in cui si esprimevano i Romani: con calma, ma diamoci da fare.
Mi riferisco alle prossime amministrative di Maggio, al cui appuntamento mancano appena due mesi e di lavoro da fare ce n’è; certo, dipende in funzione di cosa si intende fare.
Le prospettive realistiche sono che le prossime elezioni comunali vengano vinte dal Centrodestra, dal Centrosinistra o dal Centro. In questi casi la politica manduriana non cambierebbe di una virgola. Infatti, con tutto il rispetto per i partiti, che certamente al loro interno contano anche presenze qualificate ma minoritarie, essi restano i responsabili del degrado di Manduria.
Se invece si vuole affrontare con buone possibilità di successo, la difficilissima situazione creatasi negli anni, un'alternativa alle proposte che i partiti non mancheranno di fare, è quella che potrebbe venire da una coalizione di tutti quei movimenti civici sorti in questi ultimi tempi: Manduria migliore, Giovani per Manduria, Manduria futura e il Movimento a cinque stelle. A questi si potrebbe anche aggiungere il Partito dei Verdi che, mi pare, nel tempo abbia dato prova di impegno e correttezza.
Se nella prima ipotesi, come sempre, tutto si deciderà all'ultimo momento, nella ipotesi di una coalizione di gruppi civici, la più credibile per rinnovare la vita cittadina, aspettare l'ultimo momento (fra un mese vanno consegnate le liste) significa fallire matematicamente. Perché? Per il semplice motivo che se i diversi gruppi decidono di stare insieme, al di là del lodevole lavoro già fatto singolarmente, hanno bisogno:
1 di condividere alcuni principi fondamentali (come formare le liste, come individuare gli assessori e il candidato sindaco), perché in assenza di una forte intesa non c'è obiettivo comune che possa tenerli insieme;
2 di organizzare una o più modalità di comunicazione serrata che convinca i Manduriani, che nella stragrande maggioranza dei casi sono assenti dalla vita pubblica, a non lasciarsi attrarre dal voto di scambio e dal voto di clan proposti dai partiti, e a non rinunciare al voto;
3 di dare segnali precisi di voler fare politica in modo diverso dal passato, e questo va dimostrato fin d'ora, sia definendo un progetto comune, sia dando ai Manduriani la possibilità di scegliere il candidato sindaco con le primarie, altrimenti questi sarà inevitabilmente il frutto di accordi tra pochi che si divideranno la cappa. E, si badi bene che, per rinnovare la politica, non bastano le persone serie ed oneste, ma occorre che siano anche determinate a non subire l'influenza di chicchessia, e non abbiano paura di affrontare il toro per le corna, perché le resistenze della vecchia politica saranno enormi.
E' chiaro che se qualche gruppo riterrà di dover andare per conto suo per rispettare ordini superiori o per presunzione, sarà responsabile di una eventuale, ennesima sconfitta di Manduria; ricordando che si vince solo facendo forza comune e che l'obiettivo è far vincere la città.
Ma per fare questo ed ottenere il risultato sperato, da questo momento ogni minuto è prezioso.
 
Pietro Brunetti










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